L’immagine che il titolo di questo articolo evoca è d’impatto, lo riconosco. Ma rende perfettamente l’idea di cosa stia accadendo in questo momento in casa Mercedes. Esteban Ocon è più di un semplice promesso sposo della Renault: gli accordi sono stati siglati, gli annunci ufficiali sono stati emanati, le foto con la nuova divisa sono state mostrate. E’ nell’ordine delle cose che una squadra precisamente organizzata come quella anglo-tedesca curi ogni dettaglio e sollevi il pilota francese dai delicati compiti che ha svolto in stagione. Il travaso di competenze da una compagine all’altra, specie nell’era in cui si gira di più al simulatore che in pista, è un qualcosa che ogni team cerca di evitare con tutte le forze. E se un pilota non può subire un periodo di canonico gardening, ecco che scatta una sorta di “quarantena“.
Non v’è astio tra Toto Wolff ed Esteban Ocon; l’idea di ammorbidire via via il lavoro che il francese deve svolgere in seno al team campione del mondo è del tutto condivisa dalle parti. Ed è lo stesso team principal a dare conto di questa situazione formalizzata alla luce del sole, senza alcun sotterfugio. “Io ed Estaban – ha esordito il manager austriaco – abbiamo discusso tanto su fino a quando dovrebbe continuare a svolgere i compiti che fino ad ora ha eseguito. Gli ho detto che più tempo rimane nel team più informazioni incamera, portandole con sè. Ocon mi ha risposto affermando che di certo trasporterà tutte i dati acquisiti in Renault“.
La replica del francese, ovviamente scherzosa, reca in sè evidenti verità. Proprio per tal ragione Wolff ha comunicato al pilota un disimpegno progressivo dalle attività del team: “Ocon apparirà sempre meno negli incontri della squadra. Tutti i dati sensibili dal punto di vista ingegneristico e sull’innovazione non saranno condivisi con lui. Così come non saranno divulgati gli elementi tecnici che avranno un impatto sull’auto futura“.
Naturalmente Wolff è conscio del fatto che un accantonamento totale non sarebbe conforme al contratto siglato col talento di Evreux, nè sarebbe formalmente corretto. “Ocon è ancora con noi e fa un lavoro preziosissimo per la squadra. Abbiamo bisogno di lui per vincere il campionato“. Un campionato che, a ben vedere, non sembra essere minimamente in discussione se diamo una sguardo al divario che la Mercedes, nel costruttori, e Hamilton, nel piloti, hanno accumulato nelle prime 14 gare di una stagione che a Singapore darà il via alla terza e ultima parte.
In chiusura, il numero uno delle attività in pista della Mercedes ha voluto fare una puntualizzazione atta a sgombrare il campo da alcune voci secondo cui Ocon, pur essendo passato alle dipendenze della Losanga, manteneva dei legami con il mondo di Stoccarda: “Non esiste nessuna clausola che precede il ritorno automatico in Mercedes di Esteban alla fine della stagione 2021. Ci sono delle opzioni contrattuali per entrambe le parti, ma nessuna di queste prevede un rientro in Mercedes tra due anni“.
Ocon è stato uno dei preziosi ed efficienti ingranaggi che hanno consentito al team della Stella a Tre Punte di monopolizzare il campionato 2019. Quando i vertici hanno deciso di rinnovare il contratto a Valtteri Bottas per un ulteriore anno, è naturale che la cessione di Ocon fosse stata contemplata. Un pilota del suo talento non poteva permettersi di dividersi per un altro anno tra simulatori ed eventi per gli sponsor. Wolff ha facilitato il passaggio di Esteban ad un team rivale, è logica conseguenza che in questi ultimi mesi, specie con i campionati quasi acquisiti, si siano limitate sensibilmente le sue attività all’interno della squadra. Perchè è verosimile che negli ultimi appuntamenti in calendario la W10, come accaduto con le sorelle maggiori, si tramuti in una sorta di vettura laboratorio in chiave 2020. Ed è normale che anche il lavoro al simulatore si adegui a questa condizione. Da qui la “quarantena” per il francese.
Autore: Diego Catalano – @diegocat1977
Foto:
– Alessandro Arcari – @berrageizf1
– Mercedes AMG F1