Regolamento 2021: il 12 settembre 2019 data chiave per il futuro…
Il futuro della Formula Uno, per il momento resta in dubbio, malgrado la dead line sia sempre più vicina. Entro ottobre, come preventivato tempo fa dalla Federazione Internazionale, si deve necessariamente mettere la parola fine. Giova ricordare che questo termine è già una proroga, nata dall’impossibilità di avere il nuovo regolamento (visto che le parti in causa non si sono accordate) entro giugno. Nel frattempo, il prossimo 12 settembre, a Ginevra, si terrà l’ennesima riunione che si spera risolutrice. A quanto ne sappiamo, team e Federazione dovrebbero trovare, finalmente, un accordo. Quindi, senza dubbio, la giornata di giovedì prossimo potrebbe essere fondamentale per il futuro della categoria regina del Motorsport.
Nel paddock, le voci raccolte negli ultimi giorni al riguardo sono molteplici e si possono sintetizzare così: molte idee, ma confuse.
“A giugno il fatto che si necessitasse di più tempo per prendere una decisione era ovvio. Per questa semplice ragione tutti insieme abbiamo deciso di rimandare. Adesso però non c’è più tempo…non possiamo più ritardare la pubblicazione del regolamento”, commenta il boss della Ferrari Mattia Binotto.
L’attuale stallo riflette l’incapacità della Federazione Internazionale di essere autorevole. E non è un buon viatico per il futuro della Formula Uno. Durante i Gran Premi spesso sentiamo parlare di passi avanti realizzati, puntualmente smentiti di lì a poco. Sotto questo profilo, peraltro a malincuore, dobbiamo notare come la politica sia sempre più presente (in maniera massiccia) all’interno del Circus, complicando tremendamente tutto quanto. Gli interessi contrapposti non si hanno solo fra i top team, ma anche fra questi e le squadre più piccole. E le grandi squadre, essendo quelle che hanno le risorse per avviare i progetti per il 2020 e 2021 scalpitano per raggiungere l’intesa proprio sul 2021.
I grandi investimenti messi in atto dalle scuderie 5 anni fa non hanno portato i risultati sperati, dipingendo, al contrario di quello prefissato, una situazione ancor più “classista”. Il rischio, molto più vicino di quanto possa sembrare, è quello di inciampare ancora una volta in un clamoroso dietrofront (peraltro già avvenuto con la strettissima normativa a gettoni sulle power unit del 2014), riscrivendo un regolamento tecnico per il 2021 ben lontano da quello voluto.
Il tempo stringe con le posizioni delle differenti “parti in gioco” ancora troppo lontane. Per questo, il 12 settembre 2019 potrebbe sancire, in quel di Ginevra, l’accordo totale sul futuro. In caso contrario, probabilmente, per garantire comunque un accordo, arriverà l’inversione di marcia sul regolamento tecnico.
Autore: Alessandro Arcari – @BerrageizF1
Foto: Stefano Arcari – Andrea Lorenzina