Singapore: gara con molteplici insidie
Nel tracciato di Singapore le gare non sono mai banali. La splendida cornice di Marina Bay, che accoglie l’evento in notturna, porta con sé molteplici insidie. L’ingresso della safety car, sempre presente in tutte le edizioni dal 2008, è una variabile impazzita capace, se ben sfruttata, di cambiare repentinamente i valori in campo.
Tenendo presente le mescole disponibili per l’evento (White Hard C3-Yellow medium C4 – Red Soft C5), ecco come prevedere le scelte strategiche per la gara. Osservando l’infografica Pirelli, la combinazione più rapida prevede una sola sosta (giro16-20) partendo con le Soft, montando, per il secondo stint, le Medium.
Il nuovo pacchetto aerodinamico della Ferrari sembra aver funzionato egregiamente, offrendo, alle due SF90, quella spinta verticale per poter competere con Mercedes. Ma nonostante la pole di Charles Leclerc, il team di Brackey non starà certo a guardare, con Lewis Hamiton candidato alla vittoria. Tra le variabile della gara ci sarà senz’altro da tenere occhio la Red Bull di Max Verstappen. L’olandese in partenza darà il tutto per tutto, cercando di conquistare posizioni importanti. Valtteri Bottas si è beccato quasi un secondo dal monegasco, ma in gara il ritmo delle frecce d’argento sarà come sempre temibilissimo.
La facilità nel gestire i compound, soprattutto nella seconda parte della gara, sarà probabilmente l’arma in più della vettura tedesca. Molto strana la tattica effettuata durante la Q1, quando entrambi in piloti Mercedes scendono in pista con gli pneumatici Medium. Non avendo a disposizione altri compound “gialli”, Lewis e Valtteri dovranno quindi “accontentarsi”, durante l’unica sosta prevista, di montare gomme “vecchie” di 3 giri, perdendo il vantaggio di uno pneumatico fresco nell’effettuare un ipotetico undercat.
Autore: Alessandro Arcari – @berrageizf1
Foto: F1 – Pirelli