Nel 2011, a fine stagione, Michael Schumacher si sarebbe ritirato e Mercedes era alla ricerca di un sostituto. I vertici del team di Stoccarda, però, non volevano affatto Lewis Hamilton, ma erano più propensi a prendere il tedesco Nick Heidfeld.
La fonte è Nick Fry, predecessore di Toto Wolff. Nell’anticipazione dell’autobiografia di Toto (“Survive. Drive. Win.”) che sta per essere pubblicata si legge: “Inizialmente non riuscivo a convincere la Mercedes a ingaggiare Lewis. Più di una volta siamo stati rimandati a trovare altre idee. Qualunque fosse il motivo, ci è stato detto di guardare a persone come Nick Heidfeld, che era entusiasta di ottenere il posto e ripetutamente mi mandava messaggi con foto di sé stesso, della sua famiglia e del suo cane nel tentativo inutile di suscitare il mio interesse“.
Come sarebbe cambiata la storia della Formula 1 se Heidfeld si fosse accasato con la Stella a Tre Punte? Avrebbe avuto diversi titoli nel palmares a quest’ora?
Ne dubito. Ai tempi il tedesco era “a spasso”, dopo aver interrotto il rapporto con Lotus Renault a metà stagione, nel 2011. Aveva 35 anni e 183 gran premi sulle spalle. Un pilota solido e costante, che molto probabilmente avrebbe fatto da ottimo gregario per Nico Rosberg.
Bisogna anche sottolineare che nel 2012 Mercedes non era di certo il team “piglia-tutto” come lo è stato dal 2014 ad oggi; in più Heidfeld era a fine carriera.
Son sicuro, invece, che se Nick avesse guidato le frecce d’argento per qualche anno, Rosberg avrebbe qualche titolo in più in tasca.
Ho sempre sostenuto, infatti, che Nico fosse un potenziale pluri-campione, ma che ha avuto la sfortuna di incontrare sul suo cammino Lewis Hamilton.
Stando alle parole di Fry, Mercedes aveva considerato anche Paul di Resta. Una candidatura spontanea era invece arrivata da Jacques Villeneuve (che, ironia della sorte, aveva divorziato dalla Bar, che divenne successivamente Honda, che divenne successivamente Brawn GP, che divenne successivamente… Mercedes).
L’arrivo a Stoccarda di Niki Lauda come presidente non esecutivo fu decisivo per la scelta del pilota: il compianto austriaco remò così tanto per Lewis che convinse i vertici Mercedes a scegliere l’anglo-caraibico al posto di Heidfeld. Il resto è storia.
Autore: Mauro Mondiello – @mauro_mondiello
Foto:
– Alessandro Arcari – @berrageizf1
– Mercedes AMG F1
– Nick Heidfeld