Formula 1

Vettel e Singapore: desiderio di riscatto

Vettel e Singapore: desiderio di riscatto

Sebastian Vettel a Singapore è di casa e ci ha vinto ben quattro volte. E in tanti, fra suoi tifosi e tifosi della Ferrari sperano in un suo pronto riscatto dopo Monza. Ma per il riscatto ci vuole il mezzo, e non è che questa SF90 possa permettere troppi voli pindarici. Il progetto è, come ormai tutti sanno, sbagliato alla radice. Si sono portati dei correttivi, e la nota positiva è che paiono funzionare (forse per la prima volta, da anni, nella seconda parte del mondiale la casa di Maranello riesce a sviluppare la monoposto) per, tuttavia, limitare i danni.

Le prime parole di Vettel alla stampa dopo le FP2: “Penso che la Mercedes sia stata molto forte quest’oggi, ma penso che questo lo si possa vedere non solo in classifica, penso che sostanzialmente siano stati un po’ più veloci. Da parte nostra penso che possiamo fare meglio, penso che possiamo migliorare la nostra macchina, perciò staremo a vedere. Il bilanciamento è stato un po’ difettoso, dobbiamo solo distribuire il grip in modo un po’ differente, non ero molto a posto con l’avantreno. Nel corso dei long run slittava un po’ troppo…

Sebastian VettelFerrari

Probabilmente, se si vuole vedere il bicchiere mezzo pieno, Vettel non ha potuto esprimere o “spremere” per intero il potenziale della sua monoposto, tanto in qualifica quanto durante simulazioni di gara durante la FP2. Difatti il pilota tedesco aggiunge:

I nostri giri veloci non sono stati molto puliti, abbiamo trovato traffico sia io che il mio compagno”, aggiungendo poi: “Quindi non è il miglior metro per giudicare. Nel complesso dobbiamo mettere a posto il bilanciamento e vedere come andrà.” Se la Mercedes sembra irraggiungibile, come si può lottare con la Red Bull? Chiosa Sebastian: “Difficile dire dove fosse la Red Bull oggi. Non so se loro abbiano trovato pista libera, domani in qualifica avremo sufficienti gomme e tentativi a disposizione per vedere il vero potenziale, speriamo di non essere troppo lontani.”

Autore: Mariano Froldi@MarianoFroldi

Foto: Ferrari

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Mariano Froldi