Arriva il regolamento “mostruoso” delle minigare?
“Duemila e ventuno, Duemila e ventuno delle mia brame… quale sarà il nuovo regolamento del Reame?”
Ce lo vedo Todt, davanti allo specchio, mentre interroga il suo ego ipertrofico… e rumina pensieri assieme a Brawn e Carey per capire il da farsi…
Mentre Hagibis imperversa, a dir la verità oggi pare affievolirsi non poco, diventano invece roventi le riunioni per partorire il regolamento del 2021. L’anno zero pare dare tanti grattacapi e per ora zero contenuti. Intanto, però, altre riunioni e fiumi di parole per il 2020: l’anno prossimo si sperimenterà il “mini gp”. Orrore. La cosa peggiore è che si utilizzerà anche in Belgio, ve lo anticipo già… doppio orrore, snaturando un evento super classico. Ma ci pensate se, alla fine, in una lotta serrata per il mondiale prossimo, proprio uno di questi tre eventi decidesse l’assegnazione del titolo? meglio non pensarci… eppure la legge di Murphi…
Tornando alla fredda cronaca, ecco cosa vi può svelare il vostro cronista, mentre i motori erano silenti ma le menti di team, uomini Fia, delegati Liberty Media riunite in concilio ufficioso giravano che manco un dodici cilindri dei primi anni ’90…
Le linee guida di questa riunione sono state diffuse da Auto Motor und Sport. Vediamo più da vicino il “mostro” regolamentare-sportivo. Le gare in formato mignon dovrebbero disputarsi sui circuiti (nell’ordine): Paul Ricard (Francia), Spa-Francorchamps (Belgio), Sochi (Russia). Immagino già i conati di vomito pensando al Belgio. Scendendo nel dettaglio: i semafori si spegnerebbero alle 15:00 ora locale del sabato, con i piloti che dovranno prendere posto sullo schieramento della griglia 10 minuti prima dell’evento. E veniamo alla tanto discussa e odiata (anche dai piloti) griglia di partenza del mini-Gp: sarà data dall’inversione della classifica del mondiale. Durata: 100 km.
Le penalità accumulate dai piloti (per motivi legati all’affidabilità o derivanti dal precedente appuntamento) saranno scontate nella gara classica della domenica. E questa, ammettetelo dai, è una genialata assoluta. In base all’ordine di arrivo della mini gara sarà stilata la griglia della gara classica. In caso di incidenti, la domenica partirà davanti il pilota che aveva una posizione migliore al momento della collisione.
L’unica cosa decente, a mio parere è l’ultima che stiamo per citare, che avrebbe dovuto essere resa valida per i Gran Premi, senza mini gp ed altre amenità; ma pare che i team si siano opposti (e non si capisce il motivo): nei tre eventi sperimentali non ci saranno pit stop obbligatori e la scelta delle gomme sarà resa libera, sia per il Mini-Gp che per l’evento tradizionale.
In ogni caso, perché la proposta venga introdotta nel 2020 occorre che le scuderie siano tutti d’accordo. Se così non sarà, la FIA potrà comunque decidere di applicare il nuovo format a partire dalla stagione 2021 in completa autonomia. Sempre che ciò non porti a qualche sconvolgimento epocale dentro la stessa grande serie, e sempre che la Ferrari, alleata in questo momento alla Mercedes, non decida di usare il veto, sua totale esclusiva. A proposito di diritto di veto: in maniera neanche troppo sibillina Ross Brawn ha ricordato che la Rossa avrà sempre lo status di team storico… ma sul veto ha glissato alla grande. Si preannuncia una battaglia non da poco, politicamente parlando.
Ne vedremo delle belle. Allacciatevi le cinture.
Autore:Mariano Froldi – @MarianoFroldi
Foto: FIA