Formula 1

Binotto “sfacciato”: in Messico obiettivo vittoria…

Binotto “sfacciato”: in Messico obiettivo vittoria


Da Singapore la musica è cambiata. Il pacchetto aerodinamico ha “risollevato” le sorti della Rossa. Il mondiale è oramai finito ma, con ancora 4 round da disputare, la voglia di far bene resta intatta. Inoltre, l’assenza di particolari pressioni, sembra aver giovato al team di Maranello. La presa di conoscenza agevola il compito dei ferraristi, consapevoli, finalmente, di possedere un mezzo meccanico all’altezza.

E se come si suol dire l’appetito viene mangiando beh…buon appetito. Mattia Binotto, ingegnere svizzero a capo della storica scuderia, fa il punto della situazione nei giorni che precedono il Gran Premio del Messico. Il circuito Hermanos Rodriguez non spaventa la SF90. Al contrario il boss della Ferrari appare “sfacciatamente” sicuro di se. “Dopo due gare nelle quali avremmo potuto fare meglio, ci presentiamo in Messico con la voglia di portare a casa il massimo risultato. Le ultime prestazioni della Rossa sembrano gasare il team principal, pronto a lanciare la sfida. Mercedes e Red Bull avvisate. “Cercheremo di conquistare la sesta pole position consecutiva, per poi puntare alla vittoria”. Nient’altro da aggiungere direi. Dritto all’obbiettivo. Senza troppi giri di parole.

Mattia Binotto, team principal Scuderia Ferrari

L’analisi tecnica risulta fondamentale per il giusto approccio al 18esimo appuntamento stagionale. Mattia esamina i puniti salienti del tracciato. Il background da motorista parla chiaro. Come massimo esperto del settore Binotto tiene in considerazione le peculiari caratteristiche del tracciato. In Messico, anche i più piccoli dettagli, possono trasformarsi in grandi differenze. “Quella messicana resta una pista ricca di insidie, alcune delle quali legate al fatto che si gareggia ad oltre duemila metri. Tutto ciò rende la messa a punto dell’assetto ed i settaggi della Power Unit molto difficili. Per questa ragione spesso si necessitano specifiche regolazioni”.

Vedremo, tenendo in conto questa situazione, come si comporterà il propulsore italiano, attualmente nell’occhio del ciclone per un presunta irregolarità (click qui). Come sempre, il giusto compromesso tra carico e velocità farà la differenza. “Il circuito propone curve di diverso genere, ma anche lunghi rettilinei sui quali di anno in anno vengono battuti i record legati alle velocità di punta. Top speed e velocità in curva detteranno le scelte di carico aerodinamico con le quali scenderemo in pista“, chiosa il bossa di Maranello. Come detto, le idee sono chiare, gli obbiettivi espliciti e la voglia di fare bene è tanta. Questa la ricetta di Mattia Binotto per continuare a stupire. 

Autore e foto: Alessandro Arcari@BerrageizF1

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  • Spero siano auspici suffragati da qualche dato al simulatore, e non solo l'interpretazione giornalistica mainstream delle parole, in genere pacate, di Binotto....

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Pubblicato da
Zander Arcari