Binotto: “Sforzi focalizzati verso l’anno prossimo”
Il mondiale di Formula Uno è finito. Questa frase, che ascoltiamo oramai da mesi, è ben presente nella testa dei tecnici della Ferrari. Sebbene dopo Singapore la SF90 abbia cambiato pelle, trasformandosi improvvisamente nella macchina da battere, i giochi sono fatti. Mercedes gode di un vantaggio enorme, accumulato durante la prima fase del campionato 2019. Le 5 gare restanti, per il risultato finale sono solo una formalità. Per questa ragione, come confermano le parole del team principal della Ferrari, il team italiano è concentrato totalmente sul 2020.
“I nostri sforzi sono fondamentalmente focalizzati verso l’anno prossimo” esordisce Mattia nell’intervista rilasciata al portale Crash.net. “Stiamo lavorando molto duro in fabbrica. Se porteremo qualche novità non sarà certo importante come il pacchetto aerodinamico presentato a Marina Bay”.
Lo sforzo profuso per cercare di recuperare un divario tecnico è stato fatto. Malgrado le due classifiche iridate siano irrimediabilmente compromesse, la storica scuderia Ferrari ha dovuto realizzare necessariamente un passo in avanti. Considerando che il regolamento del prossimo anno resterà invariato, le monoposto saranno la naturale evoluzione delle attuali. Pertanto, partire con una base solida, sperimentando future soluzioni sulle macchine odierne, può senza dubbio rivelarsi una mossa vincente.
Il tecnico svizzero si dice soddisfatto del lavoro eseguito durante gli ultimi mesi. Capiti i motivi che hanno creato le difficoltà sulla vettura, il team ha potuto indirizzato gli ingegneri verso il giusto cammino tecnico, potendo cosi rimediare ai problemi emersi nelle prime gare.
“Per capire le problematiche legate alle debolezze della nostra monoposto l’impegno profuso è stato veramente notevole. Solo così siamo riusciti ad indirizzare lo sviluppo verso il lato corretto. In realtà Singapore è stata la somma it tutto il pacchetto, visto che anche prima abbiamo portato diverse novità”, racconta il boss di Maranello.
Mattia svela come i miglioramenti effettuati abbiano regalato rendimento alla SF90, rendendola una vettura solida capace di giocarsela in tutte le piste.
“Non possiamo parlare solamente di un perfezionamento aerodinamico. In realtà, riuscire a trovare un punto di equilibrio con la macchina, individuando la configurazione ideale, ha permesso di fare il bel passo in avanti visto da Singapore” chiosa Binotto.
In casa Ferrari resta l’amarezza nell’aver “capito” tardi la monoposto. Sua maestà Mercedes ancora una volta ringrazia, mettendosi in saccoccia l’ennesimo titolo, senza neanche spettinarsi troppo.
Autore: Alessandro Arcari – @BerrageizF1
Foto: Ferrari