Binotto spiega la SF90: “Buon motore ma a far la differenza è la filosofia aerodinamica…”
La lunghissima stagione di Formula Uno si è fatta oramai troppo corta per la Ferrari. Il mondiale è andato da tempo, con la Mercedes che si appresta all’ennesimo trionfo. Resta comunque notevole, anche se troppo tardiva, la rimonta tecnica della Ferrari. Il nuovo pacchetto aerodinamico, presentato il giovedì di Singapore, ha trasformato completamente la SF90. Il progetto, giudicato in toto come “fallimentare” per gli obbiettivi previsti, ha cambiato radicalmente pelle alla vettura di Maranello. La stessa macchina che, soffriva tremendamente in alcune tipologie di tracciati, sembra ora non avere più punti deboli.
Sono 4 le pole consecutive realizzate dalla Rossa per mano di Charles Leclerc. I layout, Spa, Monza, Singapore e Russia, sono differenti fra loro, ma il risultato non cambia. In prestazione pura la SF90 è diventata praticamente imbattibile. Sul passo gara invece c’è ancora da lavorare anche se, rispetto alla prima parte del campionato, la rossa gode di un ritmo decisamente più preformante.
La filosofia low drag, adottata dai tecnici del Cavallino per l’annata 2019, si è dimostrata tutt’altro che sbagliata, alla faccia di chi, reiteratamente, ha bersagliato il progetto Ferrari tacciandolo come erroneo. Come per magia, il nuovo muso accoppiato alla nuova versione di fondo scalinato, hanno dato ragione a Mattia Binotto. Il team principal del team italiano, soddisfatto del lavoro realizzato, al momento gongola.
“Possedere una vettura capace di generare un’efficenza aerodinamica molto alta è un grande vantaggio. Inoltre, la nostra specifica di ala anteriore, è stata copiata da diverse scuderie”, commenta Mattia al web magazine spagnolo AS.
Binotto spiega la SF90, convinto della bontà del progetto tecnico malgrado l’annata storta. Smentendo il presunto vantaggio motoristico della Rossa, Mattia svela come la competitività sia frutto del particolare concept della monoposto.
“La prossima vettura sarà la naturale evoluzione della SF90. Sono differenti le ragioni per le quali non abbiamo raggiunto i risultati sperati, ma la nostra idea non è sbagliata. Il vantaggio creato dal propulsore non è cosi grande come si possa pensare. La nostra PU è certamente molto buona, ma la vera competitività nasce dall’utilizzo della nostra filosofia aerodinamica” chiosa il boss Ferrari.
Messaggio forte e chiaro, passo e chiudo. La volontà di Binotto, nelle ultime parole espresse, è quella di continuare sulla strada intrapresa, senza nessun ripensamento. Insomma, filosofia low drag al potere…
Autore: Alessandro Arcari – @BerrageizF1
Foto: Federico Basile – Alessandro Arcari