Max Verstappen, nel bene o nel male, è sempre sulla bocca di tutti, fin dal suo debutto in Formula Uno avvenuto quando era ancora minorenne nell’ormai lontano 2015. L’olandese è sicuramente uno degli osservati speciali del paddock, sia per le sue magie ma anche per i suoi gravi errori. Come quelli commessi in Messico. l’Hermanos Rodriguez è sempre stata terra di conquista per il ventiduenne, dato che aveva vinto le ultime due edizioni della gara e sembrava avere tutte le carte in regola per fare il tris, in considerazione della brillante pole position conquistata al sabato.
Peccato però che Max avesse tenuto giù il piede nell’ultimo settore dove erano esposte le bandiere gialle per l’incidente di Bottas. Cosa che ha portato i commissari a decidere di penalizzarlo di 3 posizioni facendolo partire dalla quarta piazzola invece che dalla prima. Al via si è subito riproposto il duello che abbiamo ammirato già a Budapest contro Lewis Hamilton. Ma stavolta, a differenza dell’appuntamento magiaro, è arrivato il contatto in curva 1 che ha fatto perdere parecchie posizioni ad entrambi i piloti e ha fatto arrabbiare l’ormai 6 volte campione del mondo che ha commentato così:”Sono stato assalito come un siluro da Max!”.
In difesa dell’olandese è sceso in campo il team principal della Red Bull, Christian Horner, plaudendo alla decisione dei commissari che hanno catalogato questo episodio e il successivo contatto con l’altra Mercedes di Bottas come incidenti di gara: “In realtà Max ha perso tempo con le Ferrari. Era davanti ad Hamilton, ma ha dovuto frenare in anticipo, il che ha permesso a Lewis di avvicinarsi e cercare il sorpasso all’esterno. Hamilton ha poi avuto un po’ di tank-slapper (sollecitazione laterale in caso di avvallamento che spinge lo pneumatico di lato causandone una deformazione elastica, ndr), ed entrambi sono finiti sull’erba. È stata una manovra dura. I commissari hanno deciso che non era necessaria alcuna indagine sul contatto alla prima curva, che ha causato la perdita di posizioni ad entrambi i piloti”.
Il manager inglese ha poi spiegato il contatto avuto con il finlandese e si è rammaricato dell’occasione persa dato che secondo lui, senza la foratura, Verstappen aveva il passo per vincere la gara: “Max è stato tagliato fuori dalla curva dall’ala anteriore di Valtteri“. È stato solo sfortunato. Alcuni giorni possono andare a tuo favore, altri contro. Senza questo contatto, Max avrebbe potuto provare a vincere la gara, data la velocità che avevamo“.
Dopo una prima parte di stagione pressoché perfetta, Verstappen sembra essere entrato in una vera propria spirale negativa, dato che dal rientro dalla pausa estiva è rimasto coinvolto in diversi episodi che lo hanno portato a cogliere meno punti del nuovo compagno Albon. La causa della sconfitta messicana è tutta da circoscrivere all’indifendibile errore in qualifica, quando ha perso una pole che non gli avrebbe tolto nessuno visto che gli altri avevano giustamente rallentato. Partendo dalla prima posizione sarebbe stata tutta un’altra storia. Questo per ribadire che nella F1 di oggi non puoi permetterti neanche la più piccola distrazione se vuoi portare a casa il risultato. Lezione che Verstappen ha imparato a sue spese.
Autore: Mattia Maestri – @mattiamaestri46
Foto: Red Bull