Conferenza stampa pre Gp degli Stati Uniti, con: Max Verstappen, Lando Norris, Pierre Gasly, Lance Stroll, George Russell.
Dopo la presentazione della vettura del 2021, tutti i piloti si dichiarano fiduciosi affinché i cambi di regolamento permettano gare più combattute e, soprattutto, di poter star più vicini alla macchina che precede senza gli attuali problemi, in modo da favorire i duelli.
Come sempre, il pepe arriva da Max Verstappen; quando gli riferiscono il commento di Hamilton dopo il loro contatto in avvio del Gp del Messico (“E’ entrato come un siluro”), lui replica così: “Penso sia stato un commento stupido da parte sua, sono sempre stato un pilota che gareggia molto duramente, ma in modo corretto. Credo non sia bello lanciare frecciatine agli altri nelle dichiarazioni, è troppo facile e poco rispettoso, io preferisco combattere in pista. Alla fine, però, è sempre positivo parlino di te: vuol dire che gli sei entrato nel cervello….”
Sempre su Hamilton, che qui potrebbe vincere il suo sesto titolo, i connazionali Norris e Russell, parlano di cosa abbia significato per loro la carriera di Lewis. Lando: “Mi sono sempre ispirato a lui da quando ero piccolo; certo, io non ho a disposizione il suo livello di mezzi, ma Hamilton dà tanta convinzione e motivazione nel fare questo mestiere.” George: “ Lewis è sempre un gran fonte di ispirazione e, da quando sono in F1, il mio rispetto per lui è cresciuto ulteriormente perché non si affida solamente al suo enorme talento naturale, ma dà importanza ad ogni dettaglio e si impegna tantissimo anche nel lavoro con il team”.
Restando sui due giovani rookie di McLaren e Williams, è tempo di bilanci sulla loro prima stagione in F1. Norris: “Sono contento, ma non del tutto. Ci sono sempre margini di miglioramento, specie sul trovare l’assetto migliore e rendere in qualifica; posso dire che è stato un anno molto piacevole nel complesso, ma nel 2020 voglio essere più forte”. Russell: “Come Lando sono soddisfatto per alcune cose, meno per altre, ho fatto esperienza ma non ancora abbastanza: ci sono aspetti in cui si migliora solo gara dopo gara come la gestione della gomme e le partenze, particolarmente difficili a fondo griglia”.
Verstappen torna sulla squalifica patita nelle qualifiche del GP del Messico: “E’ stata una sanzione corretta da parte della FIA, io non avevo visto delle bandiere gialle. Con il senno di poi, sarebbe stato giusto non provare a fare quel tempo, ero già in pole e non era necessario. La prossima volte alzerò il piede. Contate, però, che Red Bull non è sempre i condizione di lottare per la pole position e quindi una parte di me si sta anche godendo quel momento“.
Max correrà qui domenica il suo 100esimo GP in F1: “Non mi sarei mai aspettato di arrivare a questo a soli 22 anni, questi anni nella massima serie sono trascorsi molto rapidamente”. Continua sulle prospettive per il GP degli Stati Uniti: “Credo potremmo fare una buona gara, lo scorso anno è stato così: siamo partiti da dietro e poi saliti sul podio grazie ad una buona strategia. In Messico la macchina è andata molto bene, dobbiamo continuare su questa falsariga“.
Stroll riflette sui progressi della Racing Point: “Ci sarà il potenziale per andare a punti questo fine settimana, è così da 5/6 gare, da quando, cioè, abbiamo portato l’ultimo aggiornamento che ha fatto la differenza“.
Gasly, convalescente dal virus gastro intestinale che lo ha colpito in Messico: “E’ stata dura gareggiare così domenica, non stavo proprio bene, ma alla fine è stata una bella sfida. Sono contento di come stiamo lavorando in Toro Rosso: il team mi sta fornendo tutto ciò di cui ho bisogno, stiamo facendo bene, cercando di estrarre il massimo da soluzioni di assetto che possano funzionare su ogni pista.” Sulla stagione, caratterizzata dall’essere passato da Red Bull a Toro Rosso: “Non credo di aver prima dimenticato, poi imparato nuovamente come si guida, si tratta piuttosto di riuscire a mettere insieme tutti gli aspetti.”
Autore: Elisa Rubertelli – @Nerys_
Foto: Red Bull, Toro Rosso