Hamilton in Rosso. Solo una suggestione?
Scuderia Ferrari. Due semplici parole capaci di scatenare un susseguirsi di emozioni. Da sempre, detrattori del team di Maranello compresi, vorrebbero una possibilità. Quel privilegio di sedersi lì. Far parte del team più prestigioso e storico del mondo. Il sogno di un bambino, Enzo, proiettato nei miliardi di sguardi di chi ama il Motorsport. Nella folla dei pretendenti troviamo anche gli insospettabili. Magari pluricampioni del mondo cui, malgrado un palmares che trasborda di successi, manca qualcosa. Vincere con quei colori. Perché solo cosi sarai per sempre tra i più grandi.
Non ci giriamo troppo intorno, d’altronde non lo fa nemmeno lui. Parliamo di Hamilton, il Re nero. Il primo campione del mondo di Formula Uno con la pelle scura. Un grande, grandissimo talento al servizio di Mercedes. Quel team capace di mettergli a disposizione una macchina “infernale”. Lui ringrazia fregiandosi, Nico Rosberg a parte, di quattro mondiali. Cinque se contiamo quello che sta per vincere. Sei sommando quello vinto “in tenera età” con McLaren.
A questo punto?
Lewis è astuto. Oltre il talento possiede un’estrema intelligenza, peraltro affinata con lo sbarco in Mercedes. I messaggi ci sono. Gli abboccamenti pure. Ogni dichiarazione dell’inglese sulla Ferrari è sempre ben ragionata. Lewis strizza l’occhiolino alla Rossa, ma sempre ricordando chi è e cosa ha in mano. Ama Mercedes definendolo migliore team, però? E si… quel “però” che puntualmente balena nella sua testa. Lo stesso “però” che, al momento, lo tiene legato alla casa tedesca.
Il pilota di Stevenage si diverte a ipotizzare. Si sponsorizza definendosi potenzialmente utile alla causa, convinto di poter fornire cambiamenti positivi alla scuderia italiana. Alla domanda se prenderebbe in considerazione uno switch in Ferrari nel 2021 Lewis risponde: “Non credo. Anche se non ho dubbi che potrei cambiare alcune cose in meglio lì. Detto ciò, non è questo il mio obiettivo”, dichiara in un’intervista rilasciata al web magazine Blick.
“Va tutto ok Lewis, resta pure dove sei”, risponderebbero i ferraristi, “d’altronde un futuro con Charles Leclerc forse è anche meglio”. Questa tiritera ha le parvenze di una messa in scena. Un susseguirsi di azioni contrastanti che ritardano la conclusione di un qualcosa che, in questo caso, non sembrerebbe arrivare mai… il condizionale è d’obbligo, naturalmente.
Autore: Alessandro Arcari – @BerrageizF1
Foto: Mercedes
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Hamilton non ha il carattere e la personalità adatti. Lui ha bisogno di, una squadra che lo protegga e faccia da scuda verso difficoltà e insidie, mentre in Ferrari sarebbe l'opposto, dovrebbe essere lui ha sopportare la massima pressione e fare da scudo alla squadra.