Formula 1

Leclerc parla del Messico: “Uno dei tracciati che conosco di meno…”


Leclerc parla del Messico: “Uno dei tracciati che conosco di meno…”

Gli elogi al giovane monegasco oramai si sprecano. Per carità è solo un modo di dire. Charles, i tantissimi complimenti, li merita eccome. Nella sua prima stagione da protagonista con la Rossa ha messo tutti d’accordo. L’enorme talento, supportato dagli ottimi risultati in pista, hanno di fatto consacrato l’ex Alfa Romeo, considerato da tutti come il futuro del team italiano. “Al primo anno in Ferrari mi aspettavo più timore reverenziale, soprattuto pensando al nuovo ambiente con un quattro volte campione del mondo come compagno. Invece ha dimostrato di essere un grande talento” commenta il boss della Pirelli Mario Isola proprio ieri. Dello stesso parere Stefano Domenicali, profondo conoscitore dell’ambiente Ferrari: “Tra i tanti giovani presenti attualmente in Formula Uno, Leclerc è senza discussione il più forte. Dal punto di vista mentale risulta molto più maturo degli altri. Sembra che abbia il doppio dell’età di Verstappen”, fa sapere l’amministratore delegato Lamborghini.

Le abbuffate di complimenti che Charles riceve da inizio stagione, non sembrano aver montato la testa al pilota. Al contrario, nel corso della stagione, Leclerc ha fatto vedere grandi miglioramenti, crescendo parecchio sotto il profilo dell’esperienza. Il Messico, round numero 18 del campionato 2019, parla di una Ferrari arrembante, come racconta il team principal della Ferrari Mattia Binotto (click qui). La storica scuderia italiana si approccia con un solo obiettivo: vincere. Per farlo sono molte le caratteristiche da tenere in conto. Charles sembra conoscerle molto bene. “Il circuito del Messico è del tutto particolare. Si gareggia oltre i duemila metri, e tutti i team scendono in pista con il massimo carico aerodinamico. Nonostante questo, la vettura si comporta in maniera strana e il livello di grip è sempre molto basso”.

la concentrazione di Charles Leclerc prima del Gran Premio del Giappone

L’esperienza, per poca che sia, risulta sempre fondamentale. L’importante è saper fare tesoro di tutti i piccoli dettagli a disposizione: “Su questa pista ho avuto modo di disputare una sessione di libere nel 2017 e la gara dello scorso anno. Posso quindi affermare che si tratta di uno dei tracciati che conosco di meno. Detto questo, per le caratteristiche che lo contraddistinguono questo circuito mi piace, anche per via dei muretti che sono sempre molto vicini. A me, come pilota, questo fattore piace parecchio”.

L’ultima battuta, doverosa per il fantastico ambiente, esprime le emozioni di Charles verso gli spalti messicani. “L’atmosfera è davvero speciale, come lo è guidare nella zona dell’Arena. Qui è possibile vedere le due ali di pubblico che fa il tifo sugli spalti”.

Autore: Alessandro Arcari@berrageizf1

Foto: Ferrari

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Pubblicato da
Zander Arcari