Formula 1

Pirelli testa le gomme 2020 ad Austin

Non si fa in tempo a finire di analizzare il Gp del Messico che è già tempo di parlare della prossima gara che si correrà ad Austin, negli Stati Uniti. D’altronde il mondo della F1 va veloce e il calendario fitto e intenso non può che confermarlo. In Texas Lewis Hamilton ha il secondo match point per riconfermarsi per la sesta volta campione del mondo, mentre il focus delle dieci squadre del mondiale è concentrato sulle vetture del 2020. In questo senso c’è una grossa novità per i team, dato che sul tracciato americano avranno la possibilità di provare durante le prove libere del venerdì le gomme Pirelli del prossimo anno, ossia quelle deliberate dopo i test spagnoli effettuati dai tre top team ad inizio ottobre.

Mario Isola, numero uno delle attività sportive di Pirelli Motorsport

Il test che si effettuerà ad Austin è importantissimo, come conferma il responsabile della Pirelli, Mario Isola: “Austin è una gara sempre molto entusiasmante, sia in pista che fuori. Quest’anno poi sarà particolarmente significativa perché per la prima volta i team proveranno gli pneumatici 2020 durante le prove libere del venerdì.

Il manager italiano poi spiega come verranno effettuate queste prove con le nuove coperture: “Ciascun pilota avrà a disposizione due set di mescole C4 2020 prima di testare l’intera gamma nel corso dei due giorni di test collettivi previsti, come sempre, ad Abu Dhabi, dopo il GP. Austin è un circuito particolarmente rappresentativo per la tipologia di asfalto e per le curve piuttosto diverse tra loro. Ed è quindi particolarmente adatto per provare per la prima volta gli pneumatici della stagione prossima“.

Ricordiamo che le mescole del 2020, sulla carta, dovrebbero avere una finestra di utilizzo più ampia e un minore surriscaldamento. Condizioni che dovrebbe aiutare i piloti a spingere per tutta la gara e portare a gran premi meno tattici. Da sottolineare, in chiusura, che durante i test a Barcellona erano sorti problemi per la grandezza della nuova mescola che andava a contatto con il sottoscocca. Sarà pertanto interessante capire come i team avranno risolto questo intoppo.

Autore: Mattia Maestri@mattiamaestri46

Foto: Pirelli

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Mattia Maestri