Formula 1

Vettel: “Leclerc il più forte? Non saprei…”

Vettel è come d’abitudine molto chiaro nell’esprimere giudizi. Non si trincera dietro a frasi di circostanza o nella confort zone offerta da dichiarazioni di facciata. Va dritto la punto e analizza le situazioni in modo lucido e sincero. A maggior ragione se si tratta di Charles Leclerc. Il rapporto tra i due compagni è sempre più discusso e chiacchierato, troppe volte esasperato. C’è chi li vuole rivali, chi li descrive come nemici, chi non smette di paragonare i loro risultati. Ma in fondo entrambi sono motivati a collaborare in nome della Ferrari, inseguendo l’obiettivo di renderla nuovamente grande.

Eppure, chiamato a rispondere a precisa domanda, Vettel non si esime dall’illustrare il proprio punto di vista in merito al giovane e talentuoso monegasco. A chi gli chiede se Charles sia stato fin ora il compagno più forte con cui ha condiviso il box, Sebastian risponde schiettamente, ammettendo di non riuscire a proporre un paragone sensato poiché conosce Leclerc da troppo poco tempo, rispetto ad altri piloti che si è trovato a fronteggiare nell’arco della propria carriera.

Sebastian Vettel, Scuderia Ferrari

“Senza dubbio Charles è molto forte, di questo nessuno può dubitare. Inoltre è giovane e può ancora migliorarsi molto. Però non credo di poter fare un confronto sensato tra lui e i miei precedenti compagni. Per affermarlo con certezza dovrei vedere Mark, Kimi, Daniel e Vitantonio sulla stessa vettura, nella stessa annata. Dunque non penso sarebbe giusto trarre una conclusione senza avere dei validi riferimenti.”

Sebastian si dimostra politico e pacato, schivando con intelligenza la forzatura di un paragone fuori luogo e cercando di stemperare la pressione che si sta creando attorno a Leclerc. Un’esaltazione senza precedenti quella attuata dai media nei confronti di Charles. Una situazione controproducente ed eccessiva anche per lo stesso pilota, i cui gesti vengono soppesati e magnificati con troppa foga e spesso con mancanza di oggettività. Il monegasco si è dimostrato eccezionalmente veloce e consistente, ma l’ossessiva attenzione nei suoi confronti ha qualcosa di morboso e, con l’andare del tempo, potrebbe nuocere in luogo di spronare.

Vettel stesso elogia il compagno per i risultati che è riuscito a ottenere e per la dedizione con cui lavora:

In termini di velocità pura Charles è molto consistente, ma essendo solo alla sua seconda stagione di Formula 1 è ovviamente troppo presto per definirlo. Certamente è molto diverso rispetto a Kimi e a Mark, che, avendo militato al lungo in questo sport, hanno molta più esperienza. Tuttavia è davvero eccezionale perché è stato un vero punto di riferimento, specialmente nei periodi in cui ho faticato un po’ ad ottenere il massimo dalla vettura. Lui è riuscito ad aiutarci molto. Penso che per una squadra sia fantastico avere due piloti che si fronteggiano sullo stesso terreno anche in pista.

Charles Leclerc saluta il pubblico di Suzuka

Vettel quindi continua a non sbilanciarsi prestando il fianco a sterili confronti, piuttosto preferisce focalizzarsi nel sottolineare quelle che, a suo avviso, sono le grandi potenzialità di Charles. Tra queste spicca la capacità di interpretare la monoposto al meglio, riuscendo a capitalizzare al massimo le qualità della Ferrari. Da queste parole emerge un chiaro messaggio: entrambi i piloti collaborano per ottenere un incremento di prestazioni e c’è un buon affiatamento a livello di team. Logicamente è naturale che in termini di prestazione pura ognuno di loro voglia prevalere sull’altro, ma si tratta di un sano e ordinario spirito di competizione.

Quasi a fare da eco alle parole di Vettel, arrivano le dichiarazioni dello stesso Leclerc, che in merito al campione tedesco afferma:

Per me pensare alla vettura del prossimo anno rappresenta una novità, dato che fino ad oggi ho sempre cambiato team al termine di una stagione. Così, in questo momento, per me è molto importante avere Sebastian al mio fianco, perché è abituato a svolgere questo tipo di lavoro. Lui mi è di grande aiuto per quello che riguarda lo sviluppo dell’auto e mi insegna quali sono le informazioni corrette da riportare agli ingegneri. Ci sono molte osservazioni da condividere, ma non sempre va detto tutto. Altrimenti si rischia di confondere l’ingegnere.

Sebastian Vettel esulta dopo la pole position di Suzuka

Collaborazione dunque, all’insegna del più puro spirito di squadra. Entrambi i piloti si elogiano e riconoscono vicendevolmente i meriti l’uno dell’altro. Naturalmente a caldo risulta più difficile mantenere la necessaria lucidità: l’agonismo prende il sopravvento. Ma il clima generale all’interno della squadra continua tutto sommato a rimanere buono. Un equilibrio sottile che per ora non sembra essersi rotto. Nonostante si rincorrano voci di corridoio che inneggiano continuamente alla tempesta, siamo ben lontani dall’avere a che fare una convivenza tribolata e malsana, come quella vissuta da Alonso e Hamilton nel 2007. Basterà per un quieto vivere in ottica 2020?

Autore: Veronica Vesco

Foto: Ferrari

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