Di tanto in tanto Bernie Ecclestone fa capolino nel paddock della Formula Uno. Appare quasi dal nulla, parla con addetti ai lavori e giornalisti e lascia sempre una traccia indelebile del suo passaggio. Perchè ogni parola pronunciata dall’ottantanovenne ex numero uno della FOM non è banale. Ed apre ad interessanti spunti di riflessione. Nei giorni del Gp del Brasile l’abbiamo spesso visto nel box Ferrari a confabulare amabilmente con Sebastian Vettel. E proprio sulla Rossa il vecchio volpone si è espresso parlando della futura line-up piloti che, un maniera un po’ beffarda, pare non contempli la presenza del quattro volte campione del mondo col quale ha scambiato battute in favore di telecamere.
A dispetto della sua età ormai veneranda, Ecclestone è un uomo che punta molto sulle nuove leve. E questa Formula Uno è estremamente ricca di piloti emergenti che si stanno mettendo in luce e che provano ad eclissare la vecchia guardia: Verstappen, Leclerc, Norris, Albon, Russell… una nidiata di driver che non possiamo considerare future promesse visto che già ora sono in grado di sciorinare prestazioni di altissimo livello. Proprio sull’idea del nuovo che avanza lo “Zio Bernie” ha fatto congetture che prendono le mosse da uno scenario da più parti paventato.
Dopo l’autoscontro tra Leclerc e Vettel sono molti a sostenere che il 2020 sarà l’ultimo anno di permanenza ferrarista del tedesco. Qualcuno si spinge oltre e ritiene che già l’anno prossimo Maranello possa affiancare un altro driver al monegasco. Quella di Hamilton in Ferrari è una suggestione che qualcuno ritiene possa tramutarsi in realtà, anche se dal 2021. Uno scenario che, quindi, vedrebbe una coppia formata dal secondo pilota più anziano del Circus (se Raikkonen continua) e uno dei più anagraficamente freschi. Ma in una compagine simile, chi prenderebbe il sopravvento sull’altro?
Bernie Ecclestone non ha dubbi in merito: “Se Fossi in Lewis non accetterei mai l’opzione Ferrari, specie dopo aver vinto un altro mondiale. In una ipotetica coppia Leclerc – Hamilton in Ferrari punterei decisamente sul monegasco. E lo farei non perchè ritengo Charles necessariamente migliore ma perchè ha ormai un rapporto consolidato nella squadra. La Ferrari è un posto un po’ strano in cui lavorare. Lewis – ha riferito il facoltoso britannico – non parla italiano e la squadra potrebbe mettersi dalla sua parte. Ma anche contro di lui. In generale non credo che possa fare un buon lavoro come quello che ha svolto sinora in Mercedes“.
L’ex n°1 della Brabham articola ulteriormente il suo pensiero pro-giovani nell’intervista rilasciata al Daily Mail e usa ancora una volta Hamilton e la Ferrari come pivot dei suoi ragionamenti: “Se a Maranello dovessero scegliere tra Lewis e Max Verstappen punterebbero su quest’ultimo. Hamilton e Vettel avrebbero solo un paio d’anni di carriera davanti, mentre Max e Charles garantirebbero almeno altri dieci anni ad altissimi livelli. E poi ritengo che Max, al momento, sia il migliore di tutti al pari di Leclerc“.
Il vegliardo Bernie, insomma, manda in pensione i guru della Formula Uno attuale. Naturalmente è un punto di vista assolutamente rispettabile e che proviene da un uomo che ha passato gran parte della sua esistenza a masticare asfalto e benzina. Quello dell’avvicendamento generazionale è un processo naturale, ma piloti due in grado vincere 10 titoli non si faranno così facilmente da parte. Tanto hanno scritto nelle loro carriere, tanto hanno ancora da scrivere. E la fame di trionfi, a guardarli in azione, pare tutt’altro che in fase calante.
Autore: Diego Catalano – @diegocat1977
Foto: F1