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Gomme Pirelli per il 2020: clamoroso dietrofront?

Gomme Pirelli per il 2020: clamoroso dietrofront?

La notizia è per certi versi clamorosa. Diversi team si sono lamentati delle nuove mescole 2020 che Pirelli ha cominciato a far testare loro durante il fine settimana texano. Una prova alla “cieca” senza le spalle colorate che indicano il tipo di durezza dello pneumatico. E le gomme hanno suscitato tiepidi entusiasmi o critiche dirette, tanto che qualche scuderia si è spinta a chiedere di utilizzare, per la prossima stagione, gli stessi compound attuali. E non è che i vantaggi non ci siano: ormai le gomme si conoscono a memoria, le monoposto possono essere disegnate senza l’incubo di come funzioneranno le nuove mescole, etc etc…

Veniamo alle parole dei protagonisti. Red Bull, con pollice verso. “Dobbiamo analizzare cosa è accaduto, queste gomme su questa pista non hanno rappresentato uno step positivo”, ha affermato Christian Horner. Ottmar Szafnauer, team principal Racing Point, è stato ancora più duro: “Le mescole 2020 non hanno rispettato le nostre aspettative, quindi pensiamo che la sola soluzione sia fare un passo indietro. ”Hamilton, diplomaticamente non ha voluto commentare, mentre sia Vettel che Grosjean non hanno avvertito particolari novità rispetto agli attuali pneumatici. Carlos Sainz, invece, ha spiegato: “Abbiamo provato a testarle con un sacco di sensori, ma le sentivo strane”.

Mario Isola, Pirelli racing manager

La Pirelli, con il responsabile del Motorport Mario Isola ha replicato: “Sfortunatamente le condizioni in cui abbiamo testato i pneumatici non sono rappresentative, dobbiamo considerare che nelle libere del venerdì i team si concentrano sul weekend di gara e non possono dedicare troppo tempo ai test sulle gomme 2020. Nessuno ha il tempo di adattare il setup alle nuove costruzioni. Da parte nostra dobbiamo analizzare i dati e comprendere quale sia il loro livello di performance. La prima impressione è che il nuovo pacchetto generi un po’ di grip in meno e che le gomme durino un po’ di più”.

Le novità non sembrano essere di poco conto, tanto che Mario Isola si è spinto a spiegare: “Tutto è differente: il profilo è differente, le mescole lavorano in modo diverso e questo richiede un po’ di regolazioni sull’assetto, ma sono sicuro che avremo raccolto dati utili in tempo per i test di Abu Dhabi, perché con i dati raccolti ad Austin i team sapranno cosa aspettarsi ad Abu Dhabi e potranno lavorarci su. Tenere le mescole 2019? Nulla è impossibile ma è un po’ strano perché anche nel 2019 le nuove gomme furono criticate all’inizio e abbiamo lavorato tanto per sviluppare qualcosa di nuovo”.

pneumatici Pirelli 2019

Il rapporto fra i team di Formula Uno e la Pirelli è di odio-amore. E non potrebbe essere diversamente. Se sei il fornitore unico sarai sempre criticato. Poi, certo, la casa della P lunga ci avrà anche messo del suo, soprattutto per seguire la volontà di matrigna FIA di creare spettacolo artificiosamente puntando tutto o quasi sulle gomme. Diciamocela tutta. E’ accaduto molto spesso che le squadre non abbiano capito perché le gomme andavano molto forte o viceversa. Perché degradavano molto o niente. Perché nell’arco di poche ore il loro rendimento cambiasse radicalmente.

Il punto focale di un fine settimana di gara è diventato trovare la finestra di utilizzo di questi famigerati pneumatici, manco fosse il Santo Graal o, paragone assai profano, lo ammetto, il “punto G” per avere il massimo del piacere (sportivo, s’intende).

E questo è un problema. Poi, possiamo trovare una miriade di risposte, fra cui non va dimenticato che i test per sviluppare gli pneumatici sono pochissimi, fatti con il contagocce per il volere di sua maestà FIA, con il beneplacito delle scuderie. Un po’ tutti dovrebbero farsi un esame di coscienza. Troppo facile criticare il gommista, che tra l’altro spesso si è mostrato aperto a molte soluzioni, come ad esempio togliere l’obbligo delle due mescole diversificate in gara. Ma i team, bontà  loro, hanno detto “no”…

Autore: Mariano Froldi@MarianoFroldi

Foto: Pirelli

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Mariano Froldi