Formula 1

GP Abu Dhabi 2019-Anteprima: Ferrari tenta il colpaccio…

GP Abu Dhabi 2019-Anteprima: Ferrari tenta il colpaccio…


Eh sì… siamo ai titoli di coda. L’ultimo round del mondiale di Formula Uno 2019 prende corpo. Con i titoli iridati conquistati dall’inarrestabile armata tedesca resta una sola vittoria di tappa da assegnare. Lo zero in saccoccia che la Ferrari prende e porta a casa in Brasile pesa. Per il “bordello mediatico” creatosi attorno e le tensioni tra i due piloti. Da Maranello fanno sapere che tutto è rientrato. Aspettiamoci quindi tanti sorrisi con baci e abbracci tra Sebastian e Charles anche se poi, magari, in pista si scorneranno di nuovo.  Detto questo, l’ennesima stagione buttata alla ortiche è un “must” al quale gli uomini di Maranello non possono assolutamente rinunciare. Inoltre, il pubblico aspetta con ansia l’ultimo episodio della serie I segreti della Ferrari (fatti un giro per saperne di più).

Che dire sui “Grigi”… Momentaneamente ho finito gli aggettivi, se non voglio sembrare troppo ripetitivo. Diciamo solo un cosa: conoscendo il buon vecchio Lewis, al quale perdere piace come l’acqua a un gatto, farà di tutto per rimpolpare il proprio palmares. Dall’altra parte Bottas. Il finlandese, come ha sostenuto la settimana scorsa, dice di aver capito come battere Hamilton. Se le dichiarazioni non erano sotto fumi dell’alcol spero che inizi a dimostrarlo ad Abu Dhabi. I fine stagione della Red Bull sono, negli ultimi anni, davvero eccezionali. Riescono a trovare quella velocità che durante l’anno latita. L’equilibrio creatosi con il motore Honda funziona, il talento di Verstappen pure. Molto positiva, tra le altre cose, l’iniezione di fiducia sull’altra vettura austriaca. Lo switch tra Albon e Gasly, a conti fatti, ha decisamente pagato… per entrambi.


GP Abu Dhabi 2019-Anteprima: Orari Italiani

Venerdì 15 novembre: FP1 10.00-11.30 – FP2 14.00-15.30

Sabato 16 novembre: FP3 11.00-12.00 – Qualifiche 14.00-15.00

Domenica 17 novembre: Gara 14.10


GP Abu Dhabi 2019-Anteprima: Layout

Il tracciato di Yas Marina è composto da 21 curve (9 a destra, 11 a sinistra) che si srotolano lungo un percorso di 5,554 km. La pista, progettata dall’architetto tedesco Hermann Tilke, prevede un impianto di illuminazione potentissimo (per fornire la copertura pomeridiana dell’evento) garantendo la corretta visibilità fino al tramonto arabo. La ricchezza del quartiere dove trova ubicazione il circuito è evidenziata dalle strutture che “accerchiano” la pista nell’evocativa cornice medio orientale. Lo Yas Viceroy Abu Dhabi,hotel fiore all’occhiello dell’installazione, valica il terzo settore di Yas Marina offrendo, ai suoi clienti una vista mozzafiato.

layout circuito Yas Marina, Abu Dhabi.

Il primo settore è caratterizzato dalla difficile frenata di curva uno, che porta ad una serie di “esse” in rapida successione fino all’entrata del secondo settore. Il tornantino di curva 7 è fondamentale. Poter disporre della miglior trazione meccanica, raggiungendo la massime velocità nel rettilineo successivo, risulterà basilare per un buon tempo sul giro. Stesso discorso vale per curva 8 e 9 che immette nel secondo rettilineo del tracciato. La doppia zona di DRS caratterizza questa parte della pista. Il terzo settore è composto da molte curve a 90 gradi, tipiche dei circuito cittadini. Un buon set up della vettura eviterà “scivolamenti” in questa zona, diminuendo il rischio di degrado gomme.


GP Abu Dhabi 2019-Anteprima: Aerodinamica e DRS

Yas Marina si può definire un tracciato da medio-alto carico. Il bilanciamento della vettura dovrà essere ottimale, dovendo garantire la giusta spinta verticale nella parti più lente, mentre una buona efficienza aerodinamica verrà esaltata dei due grandi rettilinei che compongono il secondo settore. Per questa ragione, la monoposto in grado di generare, a parità di carico, una minore resistenza all’avanzamento, godrà di un bel vantaggio in termini prestazionali. Da tenere d’occhio la situazione climatica che, in alcune occasioni, produce venti laterali capaci di alterare il corretto funzionamento aerodinamico delle macchine.

sistema DRS Ferrari SF90

Come dicevamo. la presenza di due lunghi rettilinei, sarà un aspetto molto importante per quanto riguarda eventuali sorpassi in gara. Il delta di velocità prodotto con il sistema DRS si attesta attorno ad un valore di 16 km/h sulla rettilineo dopo curva 7 mentre, nella retta che unisce curva 10 a curva 11, parliamo di una differenza di 13 km/h circa.


GP Abu Dhabi 2019-Anteprima: Power Unit

Durante il Gran Premio di Abu Dhabi, l’importanza del motore endotermico non prevede valori tali da provocare stress eccessivi, anche se recita comunque un ruolo importante con il pedale premuto a tavoletta per il 57% del giro. Parliamo pertanto di una sollecitazione media. Calcolando il rapporto peso potenza scopriamo che 10Cv corrispondo ad un valore di 0,15% per giro.

Power Unit Mercedes W10

A Yas Marina, l’influenza sul rendimento della parte ibrida sulla monoposto si attesta su valori medi. Il recupero dell’energia cinetica e dell’entalpia dei gas di scarico in eccesso, ottenuta tramite il sistema MGU-H, ha un valore pari a 3.454 kj. Sommandoli ai 843 kj ottenuti dall’MGU-K si raggiunge un totale di 4.297 kj per ogni tornata. In termini cronometrici l’energia prodotta fornisce un vantaggio di poco più di 2,8 secondi al giro, offrendo 14 chilometri in più nella velocità punta.


GP Abu Dhabi 2019-Anteprima: Carburanti, trasmissione e temperature 

Analizzando la conformazione del tracciato arabo possiamo definire Yas Marina un circuito dai consumi medi. Sono necessari, secondo i dati in arrivo da Magneti Marelli, all’incirca 97KG di carburante (1,76kg per giro) per compiere i 305.355Km,spalmati sui 55 giri previsti. Di conseguenza, le varie scuderie non dovrebbero avere problemi di risparmio di carburante durante l’arco della gara, lasciando i propri piloti liberi di ottenere le massime prestazioni dalla loro vettura. Il cambio, durante il Gran Premio di Abu Dhabi, risulta una delle parti meccaniche nettamente più sollecitate. L’impegno della trasmissione, dunque, calcolando le quasi 50 cambiate da effettuare per ogni giro, sarà importante.

Un fattore molto importante, capace di fare davvero la differenza durante la gara saranno le temperature. Il Gran Premio di Abu Dhabi prende il via nel tardo pomeriggio, protraendosi fino a sera. Per questa semplice ragione, durante il corso della gara, la colonnina di mercurio scende. Questo aspetto cambia il comportamento degli pneumatici, già peraltro fortemente sollecitati dalla particolare conformazione del tracciato. Infatti, essendo soggette a elevate forze longitudinali, le mescole Pirelli aumentano la propria temperatura.


GP Abu Dhabi 2019-Anteprima:  Impianto frenante

Delle 11 frenate dell’Yas Marina Circuit 4 sono classificate dai tecnici Brembo come impegnative per i freni, 1 è di media difficoltà e 6 sono light. Preceduta da un rettilineo di quasi 1,2 km, la frenata più dura è quella alla curva 8: le monoposto vi arrivano a 338 km/h e rallentano per 2,57 secondi fino a scendere a 83 km/h. Ci riescono in 125 metri grazie ad un carico sul pedale del freno di 186 kg e ad una decelerazione di 5,6 g. Leggermente meno impegnativa è la frenata dopo la seconda sezione in cui è attivabile il DRS, alla curva 11: in quel caso bastano 124 metri e 2,38 secondi perché la velocità a cui arrivano è leggermente inferiore (328 km/h) ma quella di ingresso curva superiore (105 km/h). Più bassi sono invece il carico sul pedale del freno (155 kg) e la decelerazione (5 g).

impianto frenante Brembo

La terza frenata più importante in termini temporali e spaziali è quella alla curva 17, da 287 km/h a 108 km/h: servono infatti 2,50 secondi e 119 metri ma l’intensità dello sforzo per il pilota è inferiore alla frenata della curva 5. Per quest’ultima, infatti, la decelerazione è di 5,2 g nonostante una diminuzione di velocità di “solo” 161 km/h, da 307 km/h a 146 km/h.


GP Abu Dhabi 2019-Anteprima: Previsioni

Sulla bocca di tutti, oramai da diverse gare, sempre lui: il “contestatissimo” motore Ferrari. I fiumi di parole spesi attorno sarebbero sufficienti per realizzare un racconto breve. Al netto dei fatti, rimettendoci agli organi di competenza, la storica scuderia di Maranello non è stata giudicata irregolare. Discutendo sulle performance sfoderate nelle due ultime gare, il rendimento è calato. Questo è un dato di fatto non opinabile. Anche se, voler designare la pu come motivo unico dello “scadimento prestazionale” della Rossa mi sembra alquanto “arrogante”. E lo dico pensando che nessuno di noi possiede evidenze per “incolpare” Ferrari

A margine del ragionamento, tenendo in considerazione il layout del tracciato di Yas Marina, le due vetture di Maranello potranno recitare senza dubbio un ruolo importante nel fine settimana, candidandosi per la vittoria. Tutto ciò a patto che si trovi il perfetto bilanciamento della vettura. Il punto dove i tecnici della SF90 dovranno lavorare di più sarà il terzo settore dove la differenza di carico rispetto a Mercedes e Red Bull potrebbe incidere nell’ottimale gestione degli pneumatici. 

Lewis Hamilton a bordo della sua Mercedes W10

Sotto questo aspetto il team di Brackley gode di molte certezze. La W10 ha dimostrato, nell’arco del campionato 2019, di saper amministrare gli pneumatici davvero alla grande.“I Grigi”, ancora una volta, saranno lì, per cerare di chiudere in bellezza il campionato con l’ennesima vittoria stagionale. Speriamo che Bottas, recentemente sostiene di aver capito i trucchi per battere Lewis, metta da subito in atto le sue teorie, cercando di sconfiggere “sua maestà” il sei volte campione del mondo anche se dovrà scontare la penalizzazione per la sostituzione dell’endotermico.

Abu Dhabi, comunque, restauna sfida aperta. La scuderia di Milton Keynes ha dimostrato di essere davvero in palla. Verstappen, aiutato da una power unit “più fresca” e dalla particolare ubicazione di Interlagos, ha potuto esprimere tutto il potenziale della RB15 in Brasile, ottenendo una grande vittoria. Yas Marina, almeno sulla carta, non rappresenta il circuito perfetto per la Red Bull anche se gli ultimi step motoristici della Honda hanno mostrato che la vettura austriaca sa raggiungere anche alte velocità. Ancora una volta sembra aspettarci, al netto delle considerazioni fatte, un fine settimana avvincente.

Autore e foto: Alessandro Arcari@berrageizf1

Foto: FerrariBremboMercedes

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Pubblicato da
Zander Arcari