Formula 1

GP Brasile 2019-Analisi Qualifiche: Leclerc getta al vento la pole…

GP Brasile 2019-Analisi Qualifiche: Leclerc getta al vento la pole…


La qualifica del Gran Premio del Brasile, penultimo round del mondale 2019, ci ha regalato molte emozioni. La Red Bull di Max Verstappen ha sorpreso un po’ tutti. L’altissima competitività dell’olandese ha, ancora una volta, fatto la differenza. Il mezzo secondo rifilato al compagno di squadra Alexander Albon è la dimostrazione. Buono il secondo posto di Sebastian Vettel a poco più di un decimo dalla pole. Terzo il campione del mondo in carica che, con un assetto più carico rispetto agli avversari, sembra che abbia pensato più in ottica gara. Il quarto tempo è di Charles Leclerc. Un errore del monegasco nel primo tentativo in Q3 non glia ha permesso di lottare per la pole. Partirà, sommando la penalità di dieci posizioni per la sostituzione dell’ICE, quattordicesimo. Peccato.

GP Brasile 2019-Analisi Qualifiche: Partenza con le medie per Charles

Durante la seconda fase della qualifica i piloti dei top team hanno deciso di qualificarsi con le mescola Soft. L’unico a differenziare la strategia è stato Charles Leclerc. La necessaria rimonta che dovrà affrontare l’ex Alfa Romeo ha suggerito un percorso di gara differente agli uomini di Maranello, puntando su un primo stint decisamente più lungo. Durante la qualifica le temperature erano più elevate rispetto alle prove libere. Queso fattore ha provocato un overheating al posteriore per diverse vetture. In gara si parla addirittura di una pista capace di raggiungere valori di 50°C. Se così fosse il degrado delle gomme Soft potrebbe davvero fare la differenza, costringendo a soste anticipate secondo la tabella di marcia.

Da segnalare l’interessante lavoro svolto dalla Ferrari durante le FP3, alla ricerca della “comprensione” degli pneumatici. Il repentino innalzamento delle temperature ha spinto i tecnici del Cavallino a testare nuovamente le vetture in configurazione gara. I risultati, migliori rispetto alle libere, hanno comunque registrato un deficit rispetto ai tempi di Mercedes e Red Bull nelle FP2. Inoltre, l’aumento costante del tempo sul giro di Vettel, preoccupa non poco gli italiani.

GP Brasile 2019-Analisi Qualifiche: la Red Bull vola sui rettilinei

Ci basta dare un’occhiata ai best time nel T1 e T3 per notare come la Red Bull abbia performato alla grande. La grandissima velocità, espressa dalla RB15 di Verstappen, ha sorpreso un pò tutti. La competitività in questi due settori, teoricamente sfavorevoli per la vettura austriaca, è molto alta. Max è stato addirittura più veloce di Vettel e Hamilton, preceduto dal solo Leclerc. Il gran tempo realizzato nel T2 fa il resto.

La grandissima spinta verticale prodotta dal corpo vettura della monoposto numero 33 ha fatto la differenza, vero punto di forza della Red Bull. Il settore centrale ha esaltato queste caratteristiche. Osservando la tabella notiamo come i soli Hamilton e Leclerc siano stati in grado di avvicinare i tempi dell’olandese. Gli altri top driver hanno pagato quasi due decimi.

GP Brasile 2019-Analisi Qualifiche: Il rammarico di Charles…

Prendendo in esame la tabella capiamo lo sconforto di Leclerc a fine qualifiche. Il giovane monegasco non è stato in grado di ottenere il proprio best lap, visto l’errore commesso nel primo tentativo della Q3. Tempi alla mano, il ferrarista aveva la possibilità di conquistare la pole position. Unendo infatti i suoi tre migliori settori sono ben 242 i millesimi di differenza registrati.

Senza la sbavatura di Charles, malgrado la penalità di 10 posizioni da scontare, la pole numero 8 della stagione per il monegasco sarebbe potuta arrivare. In casa Mercedes notiamo come lo stesso pilota inglese, neo laureatosi 6 volte campione del mondo, ottimizzando al massimo la qualifica aveva i numeri per partire secondo, piazzandosi davanti al ferrarista Sebastian Vettel.

Autore e grafici: Cristiano Sponton@csponton

Foto: Ferrari

Condividi
Pubblicato da
Cristiano Sponton