Formula 1

Gp Brasile 2019-Conferenza stampa: i piloti fra bilanci e aspettative future

La conferenza stampa introduttiva al GP del Brasile ha avuto come protagonisti Romain Grosjean, Sergio Perez, Daniel Ricciardo, Robert Kubica e Valtteri Bottas.

Visto che mancano sole due gare al termine della stagione, per tutti è tempo di bilanci.

Kubica: “E’ difficile parlare di aspettative per questa corsa, visto che abbiamo faticato tutto l’anno, ci manca proprio il passo. Non è stata la stagione più facile per me, nessuno è contento in Williams, ci sono state tante cose che avremmo potuto gestire meglio, ma anche altre gestite nel modo giusto e tutti si sono sempre impegnati.” Una parentesi particolare, e giustamente dovuta, sulla straordinaria vicenda personale di Robert: “Tornare ad uno sport così tanto competitivo e con le limitazioni che ho, ha voluto dire smentire chi credeva che non ne sarei stato in grado; in particolare c’erano dubbi sul giro immediatamente dopo la partenza, che invece ho gestito meglio, e sulla gara di Monaco che invece è andata bene. Lascio questa stagione non contento del quadro generale, ma soddisfatto di come il mio corpo e il mio cervello hanno risposto alle sfide e alle difficoltà complicate di quest’annata.

Quale futuro per il pilota polacco? “Per il 2020 sono abbastanza fiducioso, le cose si sano muovendo bene: sto lavorando per realizzare la mia volontà di gareggiare e probabilmente potrò combinare dei programmi diversi”.

Grosjean: “Dopo test invernali promettenti, la stagione è stata difficile per la Haas; la macchina non ha avuto abbastanza passo e tutto quello che facciamo non si è riflettuto sulle sue prestazioni, non permettendo, quindi, di lottare per andare a punti. Ci siamo concentrati sul 2020 abbastanza presto per cercare di migliorare, tutti stanno vedendo questi sforzi, dato che gli sponsor continueranno con noi anche l’anno venturo. E’ stata una stagione dura, ma sono già passato in momenti del genere nella mia carriera, certo è frustrante, ma io credo che potremo reagire e non perdo l’ottimismo”.

Perez:Quest’anno, stagione deludente nel complesso per la Racing Point, ma nella seconda parte dell’anno siamo stati più forti in diverse circuiti con peculiarità differenti e ciò è molto positivo. In qualifica non abbiamo il passo, ma in gara sembriamo essere più forti: merito va al team che, con la strategia, è riuscito a sfruttare al massimo ogni situazione. Siamo in battaglia con la Toro Rosso per il sesto posto in classifica costruttori, vogliamo prevalere“.

Ricciardo: “In Renault stiamo pian piano trovando una certa costanza è ciò è positivo perché mi permette di avere più confidenza con la vettura e a capirla. Siamo all’interno di una buona striscia in qualifica con la Q3 e in gara siamo andati meglio per più domeniche. Alla vigilia di questa stagione ero entusiasta di poter cominciare tutto da zero: non ho voluto mettermi addosso troppe aspettative come in passato, nel 2019 abbiamo migliorato e imparato tanto. Ora, una forte off season ci potrà permettere di andare meglio nel 2020: quando ho firmato per la Renault, l’ho fatto con l’obiettivo del podio del 2020. Per queste ultime due gare voglio mantenere questo slancio, sopratutto la costanza di risultati che non c’era mai stata prima: portare questa inerzia positiva anche in fabbrica, concluder avrebbe un impatto importante per potere costruire la convinzione che il 2020 sarà buono.”

Bottas:Quest’anno da parte mia è stato più positivo rispetto al 2018, il mio migliore finora in F1, anche se per il futuro è chiaro che voglio fare meno errori. Inizio a vedere i risultati del lavoro fatto con gli ingegneri e su me stesso, ho voglia di fare ancora meglio. Voglio continuare questo mio momento positivo puntando alla vittoria nelle ultime due gare, in modo da continuare di slancio la prossima stagione”.

Robert Kubica

Siamo in Brasile, inevitabile chiedere ai piloti cosa sia loro rimasto di Ayrton Senna a 25 anni dalla scomparsa

Grosjean: “Ayrton è stato un’icona per il nostro sport; io da francese sostenevo Prost, ma era difficile dover scegliere fra loro, Senna è stato un pilota semplicemente incredibile e ricordo ancora dettagliatamente il 1°maggio 1994”.

Ricciardo: “Senna ha lasciato un’eredità più grande di chiunque altro: il suo prestigio è ancora intatto e il suo nome caro al cuore di tante persone in Brasile e nel mondo. In pista era un animale da competizione, ma io lo ammiro per essersi fatto amare anche fuori: aveva una dolcezza e delicatezza uniche  a livello umano“.

Bottas.: “Senna ha lasciato un segno enorme e un’eredità memorabile, il tempo passa ma il suo nome resta senza indebolirsi; la sua carriera ha motivato tutte quelle dei piloti della nostra generazione“.

Perez: “Non ho mai visto niente di simile a lui, come pilota ha fatto la differenza concretamente in pista e poi è un grande eroe per ciò che ha realizzato per il suo Paese”.

Kubica: “E’ impressionante che dopo 25 anni stiamo ancora parlando di Senna, questo sta a dimostrate la su caratura di essere umano, è per questo è che ancora così tanto amato e rispettato”-

Sulle aspettative verso il cambio regolamentare nel 2021:

Bottas: “Se ci sarà una differenza minore fra i budget dei vari team, sarà buono, ma non è l’unico aspetto interessante, c’è anche l’aerodinamica che potrà rendere la F1 più combattuta. Non vedo l’ora di salire su quelle macchine e sarebbe bello che portasse nuovi team a competere nella massima serie”.

Ricciardo: “Avere una griglia folta, darebbe non solo più opportunità ad altri piloti, ma renderebbe tutto più spettacolare e interessante”.

Grosjean: “Il nuovo regolamento del 2021 è un primo passo che dovrà essere perfezionato”.

Perez:Quando c’è cambiamento di regolamento spesso mutano anche le gerarchie e questo potrebbe far bene al nostro sport”. 

Kubica: “Il talento fa la differenza, non solo i soldi; spero che il nuovo regolamento avvicini i diversi team, ma ho dei dubbi a riguardo”.

Checo Perez saluta i suoi tifosi durante la drive’s parade

E’ stata ventilata l’ipotesi che in futuro il Gp del Brasile si possa correre a Rio de Janeiro, si valuta la possibilità, insieme alle caratteristiche del circuito storico di San Paolo:

Kubica: “Piace a tutti i piloti aprirsi a nuove piste perché ciò significa avere nuove sfide. Qui ad Interlagos abbiamo sempre avuto gare combattute: è una pista breve ma impegnativa ed è sempre la stessa in cui ho gareggiato nel 2001 a 16 anni, le piste moderne sono spesso troppo perfette, invece gareggiare qui è sempre impegnativo.”

Perez: “Sono aperto a nuove possibilità, anche se qui le domeniche sono sempre state molto divertenti: è una bella pista, molto stretta, anche se l’avrei preferita più lunga e con più curve.”

Bottas: “Sarebbe un peccato non gareggiare più qui, è un tracciato iconico; Interlagos è garanzia di gare combattute e sta fra i miei primi circuiti preferiti.”

Ricciardo:Andare a Rio sarebbe entusiasmante e divertente, più di tutto è fondamentale che il Brasile mantenga una data in F1. Interlagos somiglia ad una pista dalle mie parti a Perth: mi sarebbe piaciuta più lunga e con più curve, in particolare ne avrei voluta una veloce e impegnativa.”

Grosjean: “La mia top 3 di circuiti è Suzuka, SPA, Interlagos, quindi è chiaro che vorrei si continuasse a correre qui.”

Appuntamento domani per le prove libere: FP1 ore 15; FP2 ore 19.

Autore: Elisa Rubertelli

Foto: Mercedes, Williams, Racing Point

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