Gp Stati Uniti-Leclerc: “Era come se le gomme non funzionassero…”
Ce la mette tutta Charles, ma purtroppo non è abbastanza. Oggi, la sua Ferrari SF90, soffre tremendamente. Il ritmo della vettura italiana non è all’altezza dei primi. Tanta fatica. Non si capisce perché. Poi, come se non bastasse, arriva il giro 21. Sosta ai box. Ancora una volta problemi. La pistola della posteriore sinistra si incanta. Otto sono i secondi persi per il cambio gomme. Il monegasco rientra in pista in sesta posizione, dietro Nico Hulkenberg. Fine settimana compromesso.
Gli Pneumatici medium di Leclerc non hanno lavorato affatto bene durante la prima parte della gara tanto che, dopo una manciata di tornate, Charles accumulava un cospicuo distacco dai primi tre. “Onestamente durante il primo stint non ho nessuna idea di quello che sia successo. Dobbiamo, come ho detto via radio, controllare bene le gomme per capire” commenta il giovane pilota con fare perplesso. Poi aggiunge: “Soprattutto sull’anteriore sinistra non avevo grip…era come se le gomme non funzionassero. Dopo la sosta non è andata cosi male, ma comunque abbiamo fatta lo stesso tanta fatica”.
Dopo la perdita d’olio patita durante le FP3, e la conseguente sostituzione della power unit, la performance della SF90 ha perso qualcosina. Questo fatto, secondo l’ex pilota Alfa Romeo, non giustifica affatto il rendimento odierno della sua vettura. “Sicurante non è stato ideale montare un motore più vecchio, ma il gap di oggi non centra niente con il propulsore”. Il giovane ferrarista non si capacita del rendimento altalenante della sua Ferrari. Leclerc non trova una spiegazione logica nella differenza di rendimento con le differenti mescole. “Abbiamo faticato quasi come in Ungheria ma in maniera diversa. Quello che non ho per niente chiaro è il motivo della differenza di prestazione tra i vari stint”, conclude il ferrarista.
Autore: Alessandro Arcari – @BerrageizF1
Foto: Ferrari