Col sesto titolo mondiale appena aggiunto al suo palmares, Lewis Hamilton si avvicina al pilota di Formula 1 più vincente di sempre, Michael Schumacher.
Urge, dunque, una nuova puntata degli strali percentuali per mettere a confronto i due campioni.
Confronto basato su numeri che, come sempre, non prendo in valore assoluto, ma valuto in relazione alle occasioni avute per “produrli”: si parla, quindi, di strali percentuali.
Titoli mondiali
Schumacher, con 7 corone iridate su 19 stagioni, ottiene il 37%. Dato notevole: vale a dire che ha vinto il mondiale in più di un terzo delle stagioni alle quali ha partecipato.
Hamilton, 6 mondiali vinti su 13 stagioni, fa addirittura meglio: 46%, quasi uno su due!
Vittorie
Schumacher ha conquistato un numero spaventoso di vittorie: 91.
Hamilton si sta avvicinando a questo record, ma se rapportiamo le vittorie ai gran premi disputati (307 per Michael, 248 per Lewis), le 83 vittorie dell’inglese gli consentono di registrare un valore del 33%, contro il 30% del tedesco.
Pole position
Uno dei record di Schumacher che Hamilton ha fatto crollare è quello delle pole position. Il tedesco deteneva l’invidiabile record di 68 partenze al palo. The Hammer, al momento, è a quota 87!
Anche rapportando questi numeri ai gran premi disputati, Lewis batte Michael: 35% contro 22%.
Giri più veloci
Qui Schumacher batte Hamilton: con 77 giri più veloci su 307 gran premi, il tedesco segna il 25%. Hamilton, con 46 giri più veloci su 248 gran premi, totalizza il 19%.
Podi
Strepitosi i numeri di questi due campioni se guardiamo ai podi: Schumacher registra il 50% con 155 podi su 307 gran premi disputati; Hamilton, addirittura, il 60%, con 150 podi su 248 gran premi. Agli altri le briciole…
Chilometri in testa
Per chilometri condotti in testa i due quasi si equivalgono: Schumacher ha percorso in testa 24148 km su un totale di 81208 km, ovvero il 30%; Hamilton è stato in testa per 22406 km su un totale di 71015 km, ovvero il 32%.
Anche questi dati raccontano di come i due pluricampioni abbiamo cannibalizzato ognuno la propria epoca.
Ritiri
Qui vince il valore più basso. Schumacher si è ritirato 68 volte su 307 gran premi: il 22%. Hamilton 26 volte su 248: il 10%.
L’inglese si distingue particolarmente nella capacità di concludere le gare sotto la bandiera a scacchi. Su quest’ottimo risultato di Lewis l’affidabilità della monoposto influisce solo parzialmente perché, se andiamo a considerare i ritiri per incidenti, collisioni e uscite di pista, il tedesco si è ritirato 32 volte, l’inglese solo 11 (10% contro 4%). Lewis, infatti, all’irruenza di inizio carriera ha fatto seguire condotte di gara molto ragionate: riesce quasi sempre a tenersi fuori dai guai.
Autore e foto: Mauro Mondiello – @mauro_mondiello
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C'è da dire Michael Schumacher, ha fatto un buon 80% di questi numeri con una Ferrari decrepita, inaffidabile e soprattutto da riportare a galla dagli abissi in cui si trovava.Il bravo e anche fortunato Hamilton invece , rispetto a Schumacher , ha avuto tutto servito su un piatto d'argento.
Anche Hamilton ha corso qualche anno con una monoposto non al top.