Red bull contro Ferrari. O meglio, Verstappen contro Maranello. Più volte l’olandese si è trovato in polemica con “i rossi” dopo vari scontri in pista. Come, ad esempio, a Spa nel 2016 e a Singapore 2017. Stavolta il “conflitto” non è avvento in pista, ma davanti ai microfoni. Dato che l’olandese, alla domanda sulla mancata competitiva ad Austin della Ferrari, ha risposto “Questo è ciò che accade quando smetti di barare. Ora sono stati esaminati molto attentamente questi aspetti, ma dobbiamo continuare a tenere d’occhio la situazione“ (link). L’olandese si riferiva ad una direttiva FIA sul corretto utilizzo del flussometro che avrebbe depotenziato la Power Unit italiana.
Ovviamente la risposta degli uomini di Maranello non si è fatta attendere, scatenando una grande polemica con tanto di faccia a faccia tra Binotto e Horner nel motorhome della Red Bull. L’olandese stavolta l’ha sparata grossa, tant’è che anche suo padre Jos Verstappen lo ha redarguito sulla gestione delle dichiarazioni, anche se ha ritenuto che quelle frecciate siano in qualche modo comprensibili: “Penso che tutti sappiamo che ci sia qualcosa di sbagliato, ma non si è ancora capito che cosa di preciso. Non sai mai quello che succede esattamente, ma si può vedere dai dati che ad Austin le Ferrari sono andate all’improvviso più piano del solito. In precedenza avevano sette o nove decimi di vantaggio sul rettilineo e ora è rimasta solo la metà. Tuttavia non si può provare che abbiano barato“.
Sempre Jos poi ha consigliato al suo pargolo di riflettere maggiormente prima di palare, soprattutto se c’è da muovere un’accusa come quella di domenica: “Visto che non si può provare l’inganno, meglio non dire niente sull’argomento. Probabilmente Max non ha fatto la più intelligente delle dichiarazioni, ma lo capisco. Lui vuole vincere e, dopo la pausa estiva, la Ferrari è diventata estremamente competitiva, relegando indietro la Red Bull. Ad Austin le Ferrari sono sicuramente diventate meno incredibili“.
Jos Verstappen ha sicuramente ragione: il ragazzo dovrebbe pensare prima di rilasciare certe dichiarazioni. Anche perché non conosce la situazione interna a Maranello che ha avuto un’orribile gara negli Stati Uniti. Ma ciò è successo per via di altri fattori, come un assetto studiato più per la gara che per la qualifica (basta vedere i dati del GPS). La gara di Vettel, ancora, non è praticamente mai iniziata e quella di Leclerc è stata penalizzata da una PU ormai a fine vita, nonchè da uno stint incomprensibile con gomme medie. Insomma, non è proprio il miglior GP per capire se realmente la Ferrari è stata penalizzata dalla nuova direttiva. E Max Verstappen ha perso l’ennesima occasione per stare zitto. Anche perché, alla lunga, questa strategia di non avere peli sulla lingua potrebbe portarlo a situazione negative, come successo nel post qualifiche del Gp di Messico.
Autore: Mattia Maestri
Foto: Red Bull
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Il ragazzo ha già mostrato in varie situazioni di non avere un cervello all'altezza delle sue capacità alla guida.
Lo si ė visto più volte in pista, lo si é sentito più volte fuori dalla pista, in interviste come questa.
Sarebbe il caso che, di tanto in tanto, fosse perso qualche provvedimento nei suoi confronti.
Max, your talent outweighs your understanding.