Formula 1

Leclerc:”Essere 3° nel mondiale è pazzesco!”

Leclerc è un campione puro, un cavallo di razza consapevole del proprio valore, ma allo stesso tempo è un ragazzo maturo e disciplinato. Insegue un sogno, lo persegue lavorando sodo. Tiene a bada gli eccessi, propizia i successi. Charles ci meraviglia per la semplicità con cui ottiene i più grandi risultati: talento a servizio della ragione. Ma anche impeto e ferocia, quando si tratta di scendere in pista. Charles è un perfetto connubio di dedizione e improvvisazione, di serietà e spietatezza. Ha fame di velocità e di trionfi, ma riesce a stare con i piedi per terra. Come all’inizio del mondiale, quando si è trovato a fare i conti con le difficoltà di una Ferrari che non sembrava poter mantenere le promesse invernali.

Ma imprevisti e contrarietà non hanno demotivato il giovane Leclerc, che anzi ha trovato fin da subito la chiave per reagire e per fare tesoro di ogni esperienza. il monegasco si dice fiero e quasi incredulo del risultato ottenuto fin ora:”Penso che dopo le prime quattro o cinque gare non avrei mai potuto immaginare di trovarmi in questa posizione a fine anno. Ho lavorato sodo, soprattutto per quanto riguarda le qualifiche. Da inizio stagione ho cambiato molto il mio approccio e tutto è andato meglio a partire dal Gran Premio di Francia. Sono molto soddisfatto del mio primo anno in Ferrari. Non avevo aspettative particolari per quanto concerne i risultati, ma volevo avere una progressione. E sono davvero contento che ci sia stata.”

Charles Leclerc durante le qualifiche del Gran Premio degli Stati Uniti 2019

Lavorare duramente e migliorare costantemente. Indirizzare ogni sforzo verso il perfezionamento delle proprie capacità. Questo il segreto di Charles Leclerc, che, al suo secondo anno di Formula Uno, sembra già un veterano. E ciononostante conserva la freschezza e lo stupore di chi ancora guarda questo mondo con gli occhi fanciulli di chi arriva, con fatica e con impegno, a raggiungere l’agognato traguardo:”Essere terzo nella classifica mondiale è qualcosa di pazzesco. L’anno scorso stavo combattendo per la tredicesima posizione e non potevo immaginare che, soltanto un anno dopo, avrei lottato per il podio e vinto delle gare.”

Stupito, quasi frastornato da ciò che gli è accaduto nel corso di questo campionato, Leclerc ricorda da dove è partito, in una sorta di compiacimento che non vuol essere autocelebrazione, piuttosto denota gratitudine. Gratitudine per quella Ferrari che ha deciso di credere in lui molto prima di quanto egli stesso si aspettasse. Una decisione che, l’anno scorso, poteva apparire frettolosa e dettata dalla piega imprevista che avevano preso gli eventi a causa della prematura scomparsa di Sergio Marchionne. Invece la scelta si è rivelata vincente. Perché Charles è un vincente. Lo si legge nella determinazione che traspare dai suoi occhi, dai suoi gesti decisi, dal suo incedere fiero.

la concentrazione di Charles Leclerc, Scuderia Ferrari

Un linguaggio non verbale che comunica ancor prima delle parole gli intenti e le qualità di Leclerc. Cauto nelle dichiarazioni, mai sopra le righe. Gentile, ma non arrendevole, docile ma volitivo. Un ragazzo equilibrato e consapevole che sa raccontarsi con immediatezza: “Sono sicuramente nato per correre. La mentalità vincente ce l’avevo già da bambino, non potevo accettare di perdere. Il secondo posto non mi piaceva, non ero mai soddisfatto se non vincevo. Per vincere in pista bisogna soprattutto lavorare. Un conto è nascere con il talento, ma è il lavoro la cosa più importante. Quindi preferisco concentrarmi sul lavoro per arrivare al traguardo. La strada è ancora lunga.”

Queste le affermazioni di Charles a inizio stagione. Possiamo certamente sostenere che il suo approccio ha pagato. Miglioramenti costanti che lo hanno portato a concretizzare ottimi risultati. La strada per la vittoria è stata più breve del previsto. E la sua stella ha iniziato a brillare nel segno della velocità. Sette pole position e due vittorie sorprendenti, ottenute con tenacia e perizia. Un antipasto stuzzicante in vista di un 2020 ancora più prelibato.

Autore: Veronica Vesco

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