Dichiarazioni

Ferrari: Villeneuve contro la gestione piloti

Ferrari: Villeneuve contro la gestione piloti


La competizione è intrinseca alla natura stessa. Tra due soggetti, la realizzazione di un obbiettivo da parte di uno si associa all’inesorabile fallimento dell’altro. Il concetto di rivalità sembra invece andare oltre. Ci penso sù. Dieci minuti alle dodici. Solita finestra piena di alberi. A sto giro la porzione di cielo è più ampia, grazie al vento che frastaglia i rami. Abbasso lo sguardo e leggo. Il campione del mondo ’97 mi fa riflettere. 

Ferrari è crollata. Gran parte della causa è la mancanza di equilibrio tra i due piloti”.

La rivalità. Beh… credo sia un gran casino. Non porta mai niente di buono. Difficilmente ho visto rivali-amici. Se lo erano prima, poi non lo sono più stati. Incominciando ad odiarsi sportivamente e non. “La rivalità spinge entrambi a fare bene”. Che gran ca**ata penso tutte le volte che ascolto la tipica frase fatta ammazza-ragionamenti. Ma, purtroppo, dire quello che si pensa fa parte della “comunicazione sconveniente”. Fin dagli albori dei tempi, concorrenza significa “mors tua vita mea”. Senza dubbio ti aiuta a spingere di più. D’accordo. Ma che ti faccia bene come lo sciroppo quando hai la tosse… non mi sembra proprio.

La competitività estrema della Formula Uno trova poche assonanze con le altre categorie. Implica un coinvolgimento psicologico altissimo. La posta in gioco è troppo alta per fare amicizie. Nessuno vuole fare amicizie in pista. Se scendi in pista per fare amicizie, probabilmente non sti sei accorto che sei agli autoscontri. L’esito della competizione, l’oggetto della contesa e lo status delle persone coinvolte hanno un significato preciso: scontrarsi per primeggiare sull’altro.

la partenza del Gran Premio d’Australia 2019

La lotta della Ferrari al titolo è durata poco. Il sabato di Albert Park era già tutto finito. Il ragionamento tragico non è mio. Era nelle teste degli uomini che compongono la scuderia. Lo hanno confermato loro nell’ultimo mese. Assodato questo, una sola cosa ha contato: Vettel vs Leclerc e Leclerc vs Vettel. Binotto ce l’ha messa tutta, non ho dubbi. Ma la sua laurea in ingegneria meccanica non è stata in grado di gestire la tensione tra i due cavallini rossi, e la situazione è andata via via peggiorando. Facile, fuori dall’abitacolo sembrare complici. Poi la verità è un’altra. Sorrisi e “minchiate” pubblicitarie a parte, i due non si piacciono. È giusto che sia cosi. Di “maschio alfa” ce n’è uno. Le dichiarazioni di facciata lasciamole agli ingenui cui piace credere alle favole.

Questo è la prima stagione in Ferrari. Vai tranquillo e cerca di imparare da Vettel il più possibile”. Secondo Villeneuve, questo messaggio non è mai stato recapitato al monegasco. Al contrario, Charles, esaminando durante l’anno la casella postale, ha sempre ricevuto segnali di appoggio per le sue azioni. “I fan hanno eletto Leclerc come il salvatore. I media gli sono andati dietro. Tutto questo ha ferito Vettel. Stessa cosa subita  ai tempi di Ricciardo in Red Bull” sostiene il figlio del mai dimenticato Gilles.

Jaques Villeneuve, campione del mondo Formula Uno 1997

Prima di tergiversare troppo, tiro le somme. Ferrari è andata gambe all’aria perché ha mal gestito la coppia di piloti. Questo il pensiero di Jacques. Il giro 66 del Gran Premio del Brasile non gli dà torto. Ma la competitività della vettura c’entra troppo per lasciarla fuori dal ragionamento. Se la SF90, fin dai primi round mondiali fosse sta lì, capace di lottare per vincere, il discorso reggerebbe. Peccato che le vetture italiane siano andate a bagno subito. Ridurre la causa del crollo ferrarista alla sola contesa tra i due piloti non mi sembra leale. Ok… sta faccenda no ha certo aiutato, ma le scarse performance della SF90 neanche. Poi, quello che ha aiutato ancora meno, è la completa e volontaria assenza societaria. Ne abbiamo già parlato troppe volte. 

Ultima battuta: “Leclerc non era ancora pronto ad assumersi il ruolo di prima guida. Ha lottato per vittorie e Pole, ma non per il mondiale. Questa situazione ha danneggiato la Ferrarisostiene Villeneuve. Mettersi sulle spalle la scuderia più antica, prestigiosa e vincente della storia della Formula Uno è una roba che in pochi hanno saputo fare. Vero. Charles non ne ha, al momento, le capacità. Dopo cinque stagioni, però, anche Vettel non ha dimostrato di saperlo fare…

Autore e foto: Alessandro Arcari@BerrageizF1

Foto: Ferrari

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Pubblicato da
Zander Arcari