Formula 1

La Ferrari tra carico smarrito e regole 2021

Lunedì 30 dicembre, penultimo giorno di un 2019 travagliato e avaro di soddisfazione per la Ferrari che si presentava ai nastri di partenza con velleità di vittoria mortificate, ancora una volta, da una Mercedes che ha fatto man bassa di titoli e riconoscimenti. Quel che è stato è stato, ora a Maranello – dalle maestranze ai tecnici più influenti – sono tutti proiettati al futuro che si presenta in una duplice veste: la prima è quella relativa al campionato che partirà tra due mesi e mezzo; la seconda è riferibile al 2021 che sembra lontano ma che, invero, è più prossimo di quanto si possa immaginare. Mattia Binotto, archiviato il primo anno da team principal plenipotenziario, è quindi alle prese con la definizione delle strategie necessarie alla Ferrari per imporsi l’anno venturo e per aprire un ciclo dalla stagione successiva, quando la Formula Uno conoscerà una rivoluzione con pochi precedenti nella sua lunga storia (per saperne di più leggi qui).

Mattia Binotto, team principal Ferrari

Carico, carico e ancora carico. La downforce è l’ossessione degli ingegneri di rosso vestiti nel determinare le caratteristiche della monoposto 2020. La stagione scorsa lo ha narrato con chiarezza: si impone quella vettura che abbonda in spinta verticale. Specie in presenza degli pneumatici Pirelli in configurazione 2019. Quelle gomme che sono state richieste con gran plebiscito dai team che, dopo diversi assaggi del prodotto 2020 impostato dal gommista italo-sinico, hanno scelto la continuità tecnica (leggi qui) evitando di introdurre l’ennesima variabile in un campionato che chiuderà un’era sportiva.

A Maranello hanno iniziato ad operare da tempo sulla ricerca del carico smarrito e sanno che ulteriore lavoro va fatto in questa direzione per non ripetere l’errore commesso l’anno passato. “Nella prima settimana di test invernali – ha spiegato Mattia Binotto ai taccuini di Auto Motor und Sporteravamo i più veloci in pista. Quantificavamo in mezzo secondo il vantaggio sulla concorrenza. Già nella seconda settimana la Mercedes si è avvicinata, ma i piloti ci davano dei feedback tali che abbiamo creduto di possedere una vettura vincente“.

Un errore di percezione enorme quello fatto dalla scuderia italiana che ha condizionato tutto il campionato. Come lo stesso team principal ha riconosciuto: “Abbiamo impiegato troppo tempo ad ammettere che la nostra monoposto fosse troppo lenta. C’è voluto tempo per correggere gli errori, ma una volta capito quale strada intraprendere siamo stati in grado di fare le cose corrette“. Un recupero sulla concorrenza che Binotto ha anche quantificato in termini cronometrici: “Ad inizio stagione, in curva, perdevamo sei decimi. A fine anno il distacco era di soli due“. Segno tangibile che a Maranello hanno preso coscienza del problema risolvendolo. In parte. Per il prossimo Mondiale l’obiettivo è di colmare del tutto il gap con Mercedes e Red Bull che hanno sfornato le vetture più ricche di carico del lotto. Capiremo se il Progetto 675 sarà in grado di tenere testa alle concorrenti.

Ma, come esposto in apertura, in Ferrari si è anche proiettati al 2021. All’alba di una nuova era tecnico-sportivo a Maranello non possono permettersi di partire svantaggiati e per tal ragione i vertici della Scuderia intendono mettere la firma su un regolamento tecnico che è stato definito solo per grandi linee ma che va scritto ancora nel dettaglio. Perchè è chiaro che riuscire a costruirsi norme “comode” aiuti oggettivamente ad ottenere risultati sportivi di un certo livello. E’ la storia del motorsport a raccontarlo. “Abbiamo giocato un ruolo importante nella definizione della nuove norme. Ci siamo opposti alla standardizzazione dei cambi e degli impianti frenanti. Quello 2021 è un regolamento del tutto nuovo. Si è partiti da un foglio bianco, quindi il numero di errori che si potrebbero commettere è elevato. I dieci team che hanno votato le nuove regole si renderanno conto delle problematiche nel momento in cui inizieranno a definire le monoposto del futuro. Quando si lavora fattivamente su un progetto – ha chiuso l’ingegnere di Losanna emergono i punto deboli del regolamento. Ecco perchè dai prossimi Technical Working Group scaturiranno tante correzioni di apportare. E’ una cosa normale“.

La nuova vettura di Formula Uno per la stagione 2021

C’è da scommetterci che la Ferrari sarà molto decisa e risoluta nel completare questo lavoro di minuziosa scrittura della carta regolamentare. Ricordiamo che La Scuderia è l’unica squadra a possedere il diritto di veto che, sino a questo momento, è rimasto riposto, dormiente, in un cassetto. Ma alla bisogna potrebbe essere sventolato per ottenere decisive vittorie politiche ed evitare che si crei un contesto tecnico come quello che, nel 2014, ha gettato le basi alla clamorosa epopea motoristica della Mercedes che, beffa assoluta, è riuscita ad infrangere i record ottenuti proprio dalla Ferrari negli anni dei regno Schumacher. La partita, quindi, è duplice. Per l’immediato futuro – con norme chiare e sedimentate – Maranello è al lavoro in fabbrica per presentarsi con una monoposto competitiva per l’anno prossimo. Contestualmente è all’opera nel ricamo della complessa tela diplomatica per creare quel tessuto normativo che favorisca il ritorno della Rossa dopo lunghi anni di digiuno. Avversari permettendo.

Autore: Diego Catalano@diegocat1977

Foto: Ferrari, F1

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Diego Catalano