Michael Masi spiega il problema con il DRS
Durante i primi giri del Gran Premio di Abu Dhabi è successo qualcosa di strano. Peraltro mai capitato da quando, nella stagione 2011, la federazione internazionale ha deciso di implementare il sistema Drs. L’ala mobile ha senza dubbio cambiato volto alle gare della massima categoria, facilitando i sorpassi in Formula Uno. Amato e odiato, a seconda delle circostanze, il sistema ha prodotto numeri importanti anche se, per molti, ha di fatto alterato la natura della competizione.
Quindici sono i giri dove il “chiacchierato artificio” ha “deciso” di non funzionare. Solitamente nei i primi due, come da regolamento, è inutilizzabile mentre, dal terzo giro, si può spalancare nei rettilinei “prescelti” per iniziare a trarne vantaggio, soprattutto se si insegue un diretto concorrente. A questo giro, però, qualcosa è andato storto. Michael Masi, direttore di gara della FIA, fa sapere che il problema è nato da un “crash” del server.
“Spesso ci sono varie cose che accadono improvvisamente, In questo caso si è trattato, essenzialmente, di uno stop anomalo dei dati. Come abbiamo visto, i tempi sul giro hanno funzionato perfettamente, ma il sistema relativo al DRS si è bloccato. Per questo abbiamo deciso di spegnerlo”.
Masi spiega come hanno affrontato il problema, visto che non avendo casistiche sull’accaduto non sapevano come “muoversi”.
“Abbiamo effettuato differenti verifiche effettuate in collaborazione tra la FIA e il gruppo F1. Lo scopo era quello di controllare che tutto funzionasse bene. Fino a quando non abbiamo avuto fiducia nessuna decisione è stata presa. Ci siamo assicurati che il sistema tornasse a funzionare in condizioni stabili, con la certezza che il segnale inviato fosse corretto. Una volta d’accordo tra di noi lo abbiamo riattivato abilitando il sistema DRS”.
Autore: Alessandro Arcari – @berrageizf1
Foto: FIA