Test Pirelli Abu Dhabi 2019: resoconto prima giornata
Alle 15:00 ore Italiane è sventolata la bandiera a scacchi sulla prima giornata di test a Yas Marina, sessione di due giorni, che definirà le gomme che le vetture di Formula1 andranno ad utilizzare nel corso della prossima stagione. La Pirelli ha messo a disposizione di ogni squadra 10 set di pneumatici a giornata, quindi un totale di 20 set per l’intera sessione. Si tratta di una combinazione di pneumatici con il fine di mettere a confronto le mescole utilizzate nel 2019 con quelle in versione 2020. Di questi 20 set, 12 sono stati scelti dalla stessa Pirelli mentre il resto dalle squadre.
Per prima cosa andiamo a vedere quali sono stati i momenti caratteristici di questa lunga giornata. Alle 09:00 locali (06:00 Italiane) la luce verde in fondo alla Pit Lane ha dato il via ai programmi di lavoro dei Team (condizioni meteo iniziali: temperatura ambiente 22°C con l’asfalto a 22°C, cielo soleggiato e pista ovviamente asciutta). Come era facilmente prevedibile, le vetture hanno svolto principalmente raccolta dati, muniti delle consuete griglie contenenti tubi di pitot montate nelle aree che al momento gli ingegneri ritenevano fossero di maggiore interesse. La giornata è proseguita tutta d’un fiato, senza alcuna bandiera rossa, quindi senza alcuna interruzione. Se vogliamo, la Ferrari è stata protagonista degli unici ‘colpi di scena’ odierni.
In mattinata si è dovuta fermare per un problema agli scarichi (ma erano anche le 13:00 locali e forse il Team di Maranello ha voluto sperimentare qualcosa prima di andare in pausa pranzo, ripeto… forse), mentre nel pomeriggio (Seb è tornato in pista poco dopo le 14:00 locali), a circa 40 minuti dal termine della sessione, c’è stato un contatto tra Vettel e Perez (Racing Point), in cui il Tedesco pare sia andato in testacoda. Nessuna conseguenza importante per i due comunque e attività che si concluderà come da programma alle 18:00.
Visto che questi sono gli unici Highlights da segnalare, andiamo a vedere tempi e giri percorsi dai piloti quest’oggi.
Il dato che mi fa più piacere leggere è quello relativo ai giri percorsi. Possiamo notare come Verstappen sia stato il pilota più attivo in pista con 153 giri all’attivo, ma anche che squadre come McLaren, Haas, Ferrari, Racing Point e Mercedes siano andati ben oltre lo scoglio dei 100 giri, con Perez, il meno attivo tra questi, che ne ha percorsi 120. Non posso che essere soddisfatto del loro lavoro oggi. Se spostiamo invece la nostra attenzione sui giri veloci (cosa che non vorrei fare perché trovo un po’ inutile a dire la verità) notiamo che Bottas è stato il più rapido della giornata (tempo ottenuto sul finale della sessione tra l’altro mentre Seb lo ha messo a segno subito dopo la pausa pranzo) montando la C4 in versione 2019 (per i nostalgici sarebbe quasi l’equivalente dell’UltraSoft del 2018), mentre Vettel (come molti altri alle sue spalle) ha ottenuto il 2° tempo, con un gap di oltre 8 decimi, utilizzando quella che potremmo definire (anche se non del tutto corretto) l’HyperSoft in versione 2020.
Ripeto, i tempi dei test vanno presi sempre con le pinze, però potrebbe anche darsi che vengano confermati i dubbi che i piloti si erano fatti nel corso delle prove libere di Austin e di conseguenza che alla fine di questa due giorni vengano riconfermate le coperture con cui si è corso durante il 2019. Per conoscere l’opinione dei protagonisti bisognerà attendere ancora un po’, solo allora ci faremo un’idea migliore sulla direzione che Team, Fom, FIA e Pirelli prenderanno in termini di Pneumatici per la stagione 2020.
Autore: Marco Sassara – @marcofunoat