Formula 1

Rinnovo Hamilton-Mercedes: chi può realmente permettersi di fare la voce grossa?

Rinnovo Hamilton-Mercedes: chi può realmente permettersi di fare la voce grossa?


In Mercedes è iniziato il diverbio contrattuale tra Lewis Hamilton e i vertici del team. Più che uno scontro, un dibattito aperto in cui ognuno punterà a guadagnare il più possibile. Le voci dicono che al pilota sarebbe stato garantito un biennale di 45 milioni a stagione (quindi fino al termine del 2022) in linea con quanto percepito attualmente. Cifre a parte, la partita non si giocherà solamente sul lato economico, ma anche sulle sicurezze che le parti riusciranno a garantirsi a vicenda. Mi spiego meglio. A differenza degli altri anni, nel 2020, avranno un loro peso anche le mosse di mercato effettuate dalle altre squadre.

Con il grande cambiamento regolamentare che interesserà il 2021, inizialmente, si pensava che tutti i top driver avrebbero aspettato almeno le prime gare del 2020 e avere maggiori indicazioni sulle nuove vetture, prima di prendere qualsiasi decisione a medio-lungo termine riguardante il proprio futuro. Invece, prima di Natale, come un fulmine a ciel sereno è arrivato il rinnovo di Leclerc con la Ferrari: contratto fino al 2024 per 9 milioni di Euro a stagione. Così, il gioco è passato in mano alla Red Bull, che per non saper né leggere né scrivere, ha deciso di assicurarsi le prestazioni di Max Verstappen. Il timore come ben sapete era quello che l’olandese si potesse legare proprio alla Mercedes, facendo prendere forma il connubio fra Hamilton e il team di Maranello.

Charles Leclerc a colloquio con Max Verstappen

Dal canto suo, anche a Max l’idea di ripetere quanto fatto da Sebastian Vettel con la squadra austriaca stuzzica parecchio. Il che ha portato ad un prolungamento sino al 2023 per uno stipendio che potrebbe arrivare a 36 milioni l’anno grazie al raggiungimento di alcuni bonus. Tutto ciò non può che aver messo la Mercedes con le spalle al muro. Ovviamente la Stella a tre punte ha ancora il pilota migliore su cui puntare per il futuro. Lewis Hamilton ha da poco conquistato il suo sesto mondiale piloti e qualora ne dovesse vincere un altro raggiungerebbe Michael Schumacher sull’Olimpo della Formula1. Non dimentichiamoci poi che il britannico ha 35 anni. Un’età sì vicina al ‘pensionamento,’ ma pur sempre un’età che può garantire come minimo altre 3-4 stagioni ad alti livelli.

Per questa ragione Toto Wolff, team principal Mercedes, intervistato da ‘FormulaRapida.net’, non ha che potuto esprimere la sua intenzione nel voler affrontare questo importante cambiamento regolamentare sapendo di avere al suo fianco il miglior pilota presente sul mercato: Spero ancora moltissimo che il nostro rapporto con Lewis continui in futuro, ma non ne ho il pieno controllo. Non c’è dubbio che Lewis sia un pilastro molto importante all’interno della squadra. Credo che all’interno del nostro team i valori di moralità e integrità siano assolutamente al primo posto. Comprendere la posizione e gli obiettivi di Lewis sarà fondamentale per qualsiasi decisione che prenderemo e Hamilton è senza dubbio la nostra priorità. Non ci guarderemo attorno fino a quando io e Lewis non avremo parlato del futuro”.

Toto Wolff festeggia con Lewis Hamilton la vittoria nel Gran Premio del Messico

Tuttavia, lo stesso Wolff ha riferito che qualora le cose non dovessero andare come previsto, il team non si piangerà di certo addosso. Proprio come accaduto per l’addio di Rosberg (al termine del 2016) la squadra si riboccherà le maniche e vedrà tutto come una nuova sfida e una nuova opportunità di crescita: “Quando Nico ha deciso di smettere la mia reazione iniziale è stata in realtà quella di credere che avevamo un’opportunità e penso che la scelta di Valtteri si sia rivelata giusta. Se si perde un membro importante del team, questo crea certamente rischi, ma anche opportunità allo stesso tempo”.

Ovviamente il manager della casa di Stoccarda sa che avere o non avere Lewis dalla propria parte (soprattutto se nel 2021 ci saranno più vetture a contendersi la vittoria, perché è questo l’obiettivo della FIA e della F1) potrebbe giocare un ruolo determinante. Nonostante questo è consapevole anche di un fatto non di poco conto: Fino a quando saremo in grado di progettare una monoposto veloce e un motore potente potremo sempre avere la libertà di scegliere a chi affidare i volanti”. A Toto piacerebbe avere il coltello dalla parte del manico…

L’espressione dubbiosa di Toto Wolff, team principal Mercedes AMG-F1

Guardiamo un attimo allo stato attuale delle cose. Come detto Ferrari e Red Bull hanno scelto di confermare i loro gioielli più pregiati, per dare continuità e per mostrare a tutti che le rispettive Academy sono in grado di sfornare campioni del mondo. Qualora Charles dovesse vincere, sarebbe il primo giovane uscente dalla FDA a vincere il titolo. Mentre se l’impresa dovesse riuscire a Verstappen, la Red Bull metterebbe una volta di più a tacere le critiche che i media stanno muovendo contro il vivaio austriaco che pare non riuscire più a tirar fuori piloti degni di nota.

Voglio però spezzare una lanca in favore dello junior team austriaco. È innegabile che dopo Max ci sia stata una battuta d’arresto. Tuttavia è importante notare come la maggior parte di questi piloti riesca a competere ai massimi livelli in Formula1 (vedasi Vettel, Ricciardo, Sainz e gli alfieri Toro Rosso), mentre chi ha volto lo sguardo altrove ha comunque conseguito risultati importanti (esempi come Vergne e Buemi in FormulaE, ma anche Brendon Hartley che nel 2017 ha vinto la 24h di Le Mans e il campionato WEC con una gara di anticipo).

Max Verstappen e Lewis Hamilton nella press conference del Messico

In questo scenario, sapendo quanto Ferrari e Red Bull ci tengano a vedere sul tetto del mondo i rispettivi giovani talenti, per Lewis Hamilton sarebbe un rischio muoversi dalla Mercedes e cercare di ostacolare i sogni di gloria dei due rampolli. Ancor più rischioso sarebbe scegliere di approdare, per esempio, in McLaren o in Renault… Per contro, in contrapposizione a quanto dice Wolff, neanche la casa di Stoccarda può farsi lasciare sfuggire il britannico con così tanta tranquillità. Sicuramente non resterà senza pilota di punta, questo è chiaro, ma è altrettanto chiaro che il mercato non offra tutta questa scelta. I piloti più appetibili rimasti liberi portano il nome di Vettel e Ricciardo, i quali si staranno a loro volta guardando in giro in cerca della soluzione migliore per il proprio futuro.

Una scelta differente sarebbe quella di puntare su un giovane, tipo Russell, ma il team sarebbe pronto a compiere un passo simile?

Autore: Marco Sassara@marcofunoat

Foto: Alessandro Arcari – @berrageizF1 – Mercedes – Red Bull

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Marco Sassara