Formula 1

Rumors 2020: le ultime “FUnoAT” su Mercedes e Ferrari

Rumors 2020: le ultime “FUnoAT” su Mercedes e Ferrari


MERCEDES W11
Verrà presentata il giorno di San Valentino (14/02). La W11, cosi verrà chiamata la nuova vettura teutonica a disposizione tra poche settimane di Hamilton e Bottas, ha l’obiettivo di cancellare i (pochi) difetti della W10. In principal modo la scarsa efficienza aerodinamica nei circuiti da medio/basso carico in giù e il raffreddamento della Power Unit, per il 2020 con nome interno GJ. E cambierà più di quel che ci si possa aspettare soprattutto dopo una stagione 2019 molto positiva. La W11 sarà una importante evoluzione della W10. I crash test hanno dato esito positivo molto anticipatamente rispetto ai concorrenti e ad ore dovrebbe avvenire anche la fase di accensione della PU direttamente nel primo telaio della W11.

le due Mercedes W10 in veste celebrativa durante il Gran Premio della Germania 2019

Verrà rivista in modo molto importante la cruciale zona di ingresso delle pance laterali, andando verso la soluzione di scuola Ferrari pioniera con la SF70-H, ripresa ed evoluta a modo suo anche da Red Bull. A livello aerodinamico può sembrare un grande cambiamento, in realtà in quel poco, stranamente, che filtra da Brackley non avrebbero riscontrato enormi differenze in termini di efficienza, piuttosto una convenienza per disporre diversamente i radiatori e gli accessori fondamentali al buon funzionamento della Power Unit. Il posteriore sarà molto rastremato con importanti novità al cofano motore: l’ormai conosciuta “protuberanza” posteriore generata dalla presenza dei radiatori di raffreddamento delle parte ERS della Power Unit tedesca aumenterà di dimensioni e, se il rumor arrivatoci è corretto, fungerà maggiormente da direzionatore di flusso verso la Deck Wing e l’ala posteriore.

Ferrari SF70-H, stagione 2017

Lato unità motrice, il problema, l’unico serio, sofferto dalla W10 è stato il surriscaldamento. L’ultima W potrebbe non essere sensibilmente migliorabile in altre zone. Per questo si è data fondamentale importanza alla Power Unit che, come scrivevamo nel mese di settembre, sarà l’evoluzione più importante dal 2014 ad oggi. Più aria fresca “in alto”, spostando i flussi che vanno verso il retrotreno “in basso” per trovare il massimo potenziale possibile dalla Power Unit tedesca. È plausibile che, avendo tutti capito le gomme Pirelli, nel 2020 il margine possa essere molto più stretto, se non scarso. Indispensabile disporre di ogni CV disponibile se, come pare, a Stoccarda si è fatta più fatica del solito a trovare molta potenza senza penalizzare l’affidabilità. In più lo sforzo in fabbrica è ancora giustificato, in particolare quest’anno. Il team campionissimo potrebbe superare il record di titoli costruttori consecutivi condiviso con la Ferrari. E vuole ‘finire il lavoro’ prima dell’incerto 2021.

FERRARI
Ormai una decina di giorni fa i positivi crash test in quel di Bollate dei due telai che verranno utilizzati durante la sei giorni di test pre stagione del Montmelo. L’assemblamento della vettura è iniziato a Maranello solo pochi giorni fa, comunque in timing rispetto ai tempi prefissati dai tecnici del Team italiano.

Sebastian Vettel in azione durante il Gran Premio di Spagna 2019

Il concetto portato avanti sin dall’estate prevede un aumento di carico piuttosto sensibile. È chiaro che alcuni punti fermi della SF90 versione Singapore rimarranno tali, non è pensabile cambiare totalmente la filosofia di un progetto per un solo anno. Servirebbero tempo e risorse impensabili. E poi c’è da rilevare come la 670 sia stata evoluta fino a Suzuka e non abbandonata dopo la batosta ungherese dell’estate scorsa. C’è stato uno sviluppo che in controtendenza con gli anni precedenti ha funzionato. Non abbastanza s’intende ma almeno ha mostrato che la strada era giusta.

Certamente quella che vedremo tra pochi giorni sarà una F1 esteticamente piuttosto simile alle ultime tre. Muso, sidepods alti, ala anteriore Outwash meno esasperata. Si cerca downforce andando a formare un mix tra le soluzioni vincenti degli ultimi anni. Una sintesi se volete di ciò che ha funzionato. Ne ha parlato il nostro Cristiano in questo articolo.

Dettaglio della zona bargeboard Ferrari SF90

Su un macro componente si è lavorato in modo veramente importante e specifico in casa Ferrari: il fondo piatto. Che nell’ultimo anno a Maranello hanno fatto molta fatica a far funzionare. E per l’assetto rake, ancora più pronunciato nel progetto 2020, sarà ancora più importante. E’ da qui che nascono alcuni “malumori” poiché serve ancora estrarre molto da questo componente nel mese restante che ci porterà ai secondi test di Barcellona. Ma a Maranello c’è fiducia: sanno che possono farcela a centrare il target prefissato.

Chiudiamo con una piccola nota di colore in tutti i sensi; la tinta resterà opaca ma il colore potrebbe cambiare e divenire meno “aranciato”. Una decisione ancora non è stata presa ma in queste ultime settimane, in quel reparto c’è stato dell’importante fermento su espressa richiesta di Mattia Binotto.

Autore: Giuliano Gemma – @GiulyDuchessa

Co Autore: PG – @Smilextech

Foto: FerrariMercedes

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