Formula 1

Analisi Tecnica McLaren MCL35: Sorprende la nuova sospensione anteriore

Analisi Tecnica McLaren MCL35: Sorprende la nuova sospensione anteriore

Dopo aver visto la nuova Ferrari SF1000 e la Red Bull RB16, quest’oggi è stata svelata la nuova McLaren MCL35. Dopo la buona stagione 2019, il team di Woking ha l’obiettivo di crescere ulteriormente e iniziare a dare fastidio, almeno in qualche occasione, ai tre top team. Per farlo si sono affidati all’estroso progettista ex Toro Rosso, James Key che è riuscito, insieme al suo staff, a concepire una vettura molto armoniosa con alcune soluzioni piuttosto interessanti, come la sospensione anteriore in stile Mercedes.

Iniziamo questa analisi tecnica dall’anteriore, rivisto rispetto alla MCL34. Il cambiamento maggiore è il muso che presenta una sezione molto stretta come sulla W10, senza però seguire il concetto aerodinamico del team campione del mondo che alimenta il nosecone sfruttando il flusso d’aria che passa esternamente ai piloncini di sostegno. Infatti, in McLaren, continuano a sfruttare il “buco” creato tra i due sostegni dell’ala anteriore. Piloni che sono stati allungati per sfruttarli come dei veri e propri convogliatori, sui quali sono state realizzate 3 soffiature per incrementare il passaggio d’aria nella zona inferiore della vettura. Anche le “zanne” sono state riprese da Mercedes, utili ad incanalare nella parte inferiore della vettura un flusso d’aria superiore. Tutte soluzioni utili ad incrementare il carico nella zona anteriore, capaci di compensare un’ala anteriore che presenta la zona esterna molto scarica per seguire il famoso fenomeno dell’outwash.

Dalle immagini diffuse dalla McLaren non è visibile il sistema S-Duct. Potrebbe comunque essere presente sulla vettura che girerà a Barcellona durante i test.

Ma la vera rivoluzione di Woking si osserva nella sospensione anteriore: i due triangoli sono stati sollevati come mai in nessuna Formula Uno moderna. Quello inferiore è stato infulcrato al porta mozzo all’altezza del centro ruota, per liberare il flusso d’aria al di sotto e al telaio si attacca poco sotto le camera car. Davvero impressionante!

Confermato il push rod all’anteriore (il puntone è molto inclinato in avanti e si infulcra quasi al punto più alto del telaio). Per migliorare la pulizia aerodinamica i tecnici del team inglese hanno esasperato un concetto che Mercedes utilizza già da diverse stagioni. Non è un salto nel vuoto per il team di Woking in quanto la soluzione a pivot tra il triangolo superiore e il porta mozzo era già stata provata durante la stagione 2019. Sarà interessante vedere come McLaren riuscirà a sfruttare in questo 2020 le gomme visto che, nel 2019, insieme a Mercedes, è il team che aveva meglio compreso gli pneumatici.

Le parte iniziale delle pance è una evoluzione della vettura dello scorso anno, anche se non arriva ai livelli di miniaturizzazione visti su Ferrari e specialmente su Red Bull. Confermata la posizione ribassata del cono anti intrusione superiore; l’ingresso di raffreddamento dei radiatori è rimasto posizionato in alto per esaltare il sotto squadro inferiore, fondamentale per generare un effetto di downwash utile a migliorare le prestazioni del posteriore vettura. Gli specchietti retrovisori sono “soffiati” con gli ormai classici due supporti, uno collegato al cockpit, l’altro alla parte iniziale delle pance, con una carenatura attorno al retrovisore che funge da deviatore di flusso.

Al posteriore è stata conservata la sospensione con schema pull rod, mentre l’ala è dotata del doppio supporto in stile Ferrari. Tra i due piloni di sostegno è collocato lo scarico principale con ai suoi lati i due scarichi della wastegate.

Autore: Cristiano Sponton@csponton

Foto: McLaren

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Cristiano Sponton