Formula 1

Analisi Tecnica Red Bull RB16: muso estremo e posteriore completamente rivisto

Analisi Tecnica Red Bull RB16: muso estremo e posteriore completamente rivisto


E’ stata svelata poche ore fa la nuova Red Bull RB16, in pista in questo momento sulla pista di Silverstone, e come di consueto Newey ci ha subito stupito con una soluzione molto estrema e ricercata sul muso della vettura. Sicuramente, osservando la nuova macchina di Milton Keynes, la prima cosa che salta all’occhio è la forma che è stata data alla protuberanza del muso utile a rispettare il regolamento tecnico. Questa parte è ancora aperta nella parte iniziale, una soluzione che Red Bull utilizza già da alcune stagioni per eliminare il deleterio blocco aerodinamico che si crea nella parte anteriore della protuberanza nonché per sfruttare una maggior area di passaggio per l’aria passante sotto al nosecone. Ma quest’anno il team tecnico diretto da Adrian Newey ha spinto all’estremo questa soluzione creando anche nella parte alta due vistose soffiature per incrementare maggiormente il flusso d’aria diretto nella parte inferiore del muso.

Oltre a ciò, c’è anche un po’ degli altri Team nell’anteriore della Red Bull RB16 poiché Newey ha ripreso la soluzione introdotta anche dalla Ferrari sulla SF90 nel Gran Premio di Singapore con la presenza di due profili alari che si staccano dal naso centrale e si collegano ai piloni. Gli aerodinamici di Milton Keynes si sono poi ispirati a Mercedes con l’introduzione delle ormai famose “zanne” che sono sono dei veri e propri convogliatori di flusso utili ad incanalare nella parte inferiore della vettura un flusso d’aria molto maggiore.

L’ala anteriore risulta essere piuttosto semplice e ancora piuttosto caricata soprattutto se confrontata con la specifica mostrada dal team di Maranello nella giornata di ieri. Come potete osservare dall’immagine in basso, non presenta infatti la zona esterna piuttosto scarica in stile Ferrari per favorire l’outwash. Vedremo se già dai test ci saranno delle novità in quest’area o se l’esperimento condotto dal team anglo austriaco sul finire della passata stagione, con l’utilizzo di un’ala che andava ad esaltare l’outwash, è stato bocciato.

Confermato il sistema S Duct e le appendici aerodinamiche ai suoi lati. Il primo componente è stato in parte rivisto nello sfogo sia in larghezza che in altezza. La posizione dell’ingresso del sistema è stata mantenuta più in alto per via dell’allungamento dei piloni. Per quanto riguarda la sospensione anteriore, anche Red Bull continua a non guardare in casa Mercedes. Nessuna soluzione a pivot anche se rispetto a quanto visto sulla RB15 2019 il triangolo superiore è collegato ora al portamozzo in una posizione leggermente più rialzata. Viceversa, il collegamento lato telaio 2020 è stato leggermente abbassato. Cosi anche per il triangolo inferiore. Il tutto per posizionare i triangoli il più orizzontali possibili per una miglior resa aerodinamica.

I cerchi mantengono molto spazio tra una razza e l’altra e confermano il poco materiale attorno ai mozzi per massimizzare il soffiaggio esterno. Soluzione ripresa anche dalla Ferrari sulla sua SF1000.

Le parte iniziale delle pance è una evoluzione della vettura dello scorso anno. Confermata la posizione del cono anti intrusione superiore in posizione ribassata; l’ingresso di raffreddamento dei radiatori è rimasto posizionato in alto per esaltare il sotto squadro inferiore fondamentale per generare un effetto di downwash che serve a migliorare le prestazioni del posteriore vettura. Mantenute le caratteristiche tecniche già viste sulla RB15 come gli specchietti ventilati e l’appendice aerodinamica superiore, non esternamente collegata ai deviatori laterali, rivisti per questa stagione 2020.

La zona del cockpit è molto curata nei dettagli e dimostra un lavoro molto accurato fatto in galleria del vento e al CFD per cercare di stabilizzare il flusso d’aria diretto verso il retrotreno. Per farlo sono state posizionate due piccoli appendici nella zona posteriore del sistema di protezione “Halo” e nella parte bassa dell’airbox.

Modifica molto importante nel retrotreno della RB16 quella relativa al design della pance che è stato rivisto. La nuova forma è molto simile a quanto già visto sulla Mercedes W10 con la parte più vicina al telaio che presenta ora un incavo che serve per portare verso il basso il flusso d’aria che andrà a scorrere sulla parte superiore del fondo dapprima, poi sul diffusore.

Ulteriori novità al posteriore sono la soluzione a doppio pilone di scuola Ferrari per il sostegno dell’ala posteriore e la completa riprogettazione nei cinematismi della sospensione posteriore, ora con angoli piuttosto diversi rispetto a quanto visto sulla RB15. Confermata invece la soluzione a doppio scarico della wastegate posizionati al di sopra del tubo principale con la funzione di soffiaggio dei gas di scarico per migliorare l’efficienza dell’ala posteriore e indirettamente del diffusore.

Autori: PG Tech – @smilextechCristiano Sponton @spontonc

Foto: Red Bull


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Pubblicato da
Cristiano Sponton