Formula 1

Mattia Binotto intona il “De Profundis” prima dell’inizio del mondiale

Mattia Binotto intona il “De Profundis” prima dell’inizio del mondiale


Al netto di eventuali circostanze favorevoli, per le prime gare non dobbiamo aspettarci una Ferrari vincente. Il sunto è presto fatto: monoposto non abbastanza veloce. Peggio in qualifica, meglio in gara (per motivi ancora da capire).

Ma non finisce qui. Parole, musica e spartito di Mattia Binotto.

Non è stata solo, infatti, una conferenza stampa conclusiva dei test pre-mondiali impronta al basso profilo ed ai toni pacati, quella del team principal Ferrari. E’ stata quasi una resa prima della battaglia. E se pensate che sia un’esagerazione del sottoscritto, ecco le parole di Binotto, su quanti voti si dava, da 1 a 10 per team e performance della SF1000. “Il team è da 8, la prestazione da 6”, poi corretto successivamente in “forse anche meno”. Insomma, questa vettura sarebbe nata con problemi completamente opposti rispetto alla progenitrice. Molto carico aerodinamico, poca velocità in rettilineo. A chi gli faceva notare che i team avversari, in primis Mercedes, parlavano di Ferrari depotenziata ad hoc, come se stesse bluffando, Binotto ha replicato che non c’era alcuna pretattica: “Non ci stiamo nascondendo, questa è la nostra vera performance”, per poi aggiungere: “So dove siamo e basta cosi.”

Mattia Binotto, durante la press conference del pomeriggio

Note “positive” per il boss della Ferrari: tutti hanno problemi, chi la performance, chi le prestazioni. Inoltre il programma previsto per i test è stato svolto interamente. Binotto ha anche aggiunto che, proprio per il lavoro fatto, ora la squadra dispone di molti più dati da analizzare per comprendere la SF1000 e la direzione dello sviluppo.

Per quanto sia apprezzabile il nuovo corso di Maranello, improntato alla massima sincerità (e non v’è motivo di dubitare delle parole di Binotto) e che fa da contraltare positivo alle “rodomontate” passate, viene da chiedersi se non sia necessaria una seria autocritica tecnica in casa Ferrari, tenendo conto che si parte da una base nota (la SF90) e dalle stesse gomme dello scorso anno. Viene inoltre da chiedersi perché un tifoso dovrebbe accendere la televisione per vedere il primo gran premio stagionale.

Vi pare poco? A questo punto conviene sperare nel grande bluff…

Autore: Mariano Froldi – @MarianoFroldi

Foto: Alessandro Arcari – @berrageizf1

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Pubblicato da
Zander Arcari