Sebastian prende tempo…
“Sebastian, con questa monoposto pensi di poter aspirare al titolo?““Non lo so”. Questo, in estrema sintesi, il pensiero (disarmante) del quadricampione del mondo alla vigilia della stagione 2020 di Formula Uno. Forse pretattica, forse no. Nulla di nuovo sotto il cielo di Maranello e della Formula Uno, in sostanza. Un Vettel che si è mostrato, forse, anche più prudente del solito nel previsto incontro con la stampa, alla fine della penultima giornata di test prestagionali. I tifosi si aspettavano dei tempi migliori per la simulazione della qualifica (pilota più veloce oggi, ma tempi non eccezionali), ma Vettel ha spiegato che, soprattutto in mattinata, c’era vento ed inoltre la pista non era nelle condizioni ideali a causa della pioggia che è caduta nella notte.
Vettel ha tenuto a sottolineare uno dei punti di forza della SF1000 (che, ha affermato testualmente “E’ un passo avanti rispetto al 2019”) e cioè il maggiore carico aerodinamico della monoposto, che la rende rispetto alla progenitrice (La SF90) maggiormente efficace nelle curve lente. Tuttavia questo ha un altro lato della medaglia. Vale a dire che nei rettilinei la monoposto non è velocissima. In merito Sebastian ha precisato che il team sta lavorando duramente per cercare di venire a capo del problema.
Il pilota tedesco ha precisato che, ovviamente, bisognerà vedere di circuito in circuito come sistemare al meglio il set up della monoposto. Ed ha anche aggiunto, alla domanda sugli sviluppi portati durante questi test, che “alcune cose hanno funzionato, altre meno, ma ovviamente per la Mercedes è più facile essere subito veloce”. In sostanza, siamo nel terreno delle ipotesi, anche perché, come ha sottolineato Sebastian, nei test un po’ tutti si nascondono (“nessuno mostra tutte le sue carte”) e che solo dopo due o tre gare si capirà dove realmente si trova questa nuova monoposto, anche se il team ha una precisa idea in proposito.
Vettel in conclusione ha anche aggiunto che, mancando pochi giorni prima della partenza per Melbourne, si riposerà qualche giorno e poi lavorerà al simulatore. Sempre che, proprio domani, non arrivino notizie di una possibile sospensione delle prime gare del mondiale, (leggasi “Corona virus”) di cui si parla sempre più insistentemente nel paddock.
Autore: Mariano Froldi – @marianofroldi
Foto: Alessandro Arcari – @berrageizf1