Formula 1

Gp Australia 2020-Hamilton tuona: “Non correre è la scelta giusta”

Il giovedì che precede il Gran Premio è il consueto giorno dedicato alle conferenze dei piloti e alle pubbliche dichiarazioni dei protagonisti della Formula Uno. Alla vigilia del primo turno di Prove Libere ci soffermiamo sulle considerazioni espresse dagli uomini del mondo Mercedes che hanno hanno toccato temi che riguardano questioni strettamente tecniche ma anche e soprattutto l’attualità che mette al centro di ogni discussione la questione Coronavirus che potrebbe seriamente mettere a rischio lo svolgimento della gara dopo che la McLaren, a causa di un membro del team risultato positivo al tampone, ha deciso di ritirarsi dall’avvenimento (leggi qui). Nelle prossime ore potrebbero arrivare decisioni drastiche che toccano non solo l‘Australia ma anche le altre gare in calendario. 

Lewis Hamilton in azione durante i test di Barcellona

La prima voce che arriva dalla Stella e Tre Punte è quella del grande boss Toto Wolff che ha evitato di affrontare l’argomento DAS la cui regolarità è stata messa in dubbio da Red Bull e Ferrari (leggi qui). Proprio sulla Rossa l’ex pilota austriaco ha reso brevi ma incisive dichiarazioni: “Aspettiamo e vediamo se sono veramente così lenti. A mio parere la Ferrari ha bluffato durante i test“. Bisogna capire se il pensiero di Toto è sincero o se cela una strategia atta a spostare la tensione su quello che probabilmente viene considerato l’avversario più temibile per la W11. Probabilmente a Brackley – e soprattutto a Brixworth – persistono le preoccupazioni dopo che la nuova Freccia d’Argento ha mostrato più di un problema di affidabilità al V6 ibrido. Solo la pista dirà se le difficoltà sono state definitivamente superate o se le W11 dovranno girare a scartamento ridotto per evitare più gravi conseguenze. 

Sulla materia si è espresso anche Lewis Hamilton che si è concesso alla stampa specializzata nella mattinata di Melbourne. “In questo momento dire che c’è fiducia non è corretto. Durante le prove invernali abbiamo avuto qualche problema, ma sono certo che i tecnici abbiano indagato a fondo sulla cause trovando soluzioni idonee. Credo molto nel lavoro del mio team. La speranza è quella di partire col piede giusto per capire effettivamente quale sia il nostro valore reale“. 

La discussione si è poi spostata su temi d’attualità che stanno parecchio a cuore al pilota di Stevenage: “Ci tenevo a vedere di persona quei luoghi dove la devastazione degli incendi è stata fortissima. E’ stato molto emozionante conoscere le persone che hanno lottato in prima linea. Stare con gli animali che sono sopravvisuti alle fiamme è stato molto toccante“. La chiacchierata con la stampa, che quest’anno si tiene per protocollo in una sorta di salottino più informale, è scivolata sul tema caldo del momento: la pandemia di Covid-19 che non ha risparmiato il paese dei canguri. 

Sono molto molto sorpreso di essere qui. E’ bello poter gareggiare, ma per me è uno shock vederci tutti in questa stanza a chiacchierareC’è un mondo che si sta muovendo in una determinata direzione, mentre qui vedo tanti fans in pista. E questo rappresenta un grande rischio“. Hamilton parte in sordina ma poi va all’attacco frontale: “Il resto del mondo sta reagendo, anche se forse un po’ in ritardo. Stamattina abbiamo sentito Trump chiudere i voli dall’Europa agli Stati UnitiAnche l’NBA viene sospesa e la Formula 1 continua ad andare avanti“. 

Poi l’affondo finale: “Ho visto Jackie Stewart questa mattina. E’ in forma, è sano ed in salute, così come altre persone anziane nel paddock. Ma è decisamente preoccupante per me. Anche pensando che cinque membri di squadre di Formula 1 siano già stati sottoposti ai test per il coronavirus. Cosa possiamo dire?” E’ il Re denaro (Money is the king, ha detto letteralmente), non posso aggiungere molto. Ma non posso evitare di dire la mia opinione. Posso solo esortare a prendere tutte le precauzioni possibili, cosa che non ho visto fare oggi mentre camminavo per giungere in pista. Ho visto tutto procedere come al solito, come se fosse una giornata normale. Spero solo che alla fine del weekend non ci siano brutte notizie“.

Lewis Hamilton

Quando il campione del mondo in carica ha espresso queste idee con un veemenza da rimarcare, non era ancora stata resa nota la positività del meccanico di Woking. Un fatto che potrebbe cambiare repentinamente le carte in tavola. E’ notizia degli ultimi minuti quella che riferisce di un’attenta valutazione in corso tra i membri della GPDA che stanno spingendo per l’annullamento dell’evento. La decisione, per la quale serve l’avallo della FIA e di Liberty Media, potrebbe arrivare nelle prossime ore. Anzi, il percorso sembra ormai tracciato: il GP d’Australia potrebbe saltare senza avere la certezza che si possa recuperare più avanti. Ma non è l’unico rischio: anche il GP del Bahrein in programma domenica 22 marzo potrebbe subire la medesima sorte proprio perché il paese situato nel Golfo Persico ha approntato un protocollo di controllo molto stringente. E in un ambiente nel quale ormai il Coronavirus ha fatto capolino è difficile pensare che le autorità bahreinite possano essere concessive come, forse, lo sono state superficialmente quelle australiane che avevano brama di grande avvenimento dopo le devastazioni causate dagli incendi dei mesi scorsi. 

La sensazione è che i decisori, forse presi dalla guerra di carte bollate che ha caratterizzato il precampionato, abbiano perso tempo prezioso nel fare una scelta dolorosa che in altri contesti e sport è stata fatta con maggior tempismo. FIA e Liberty Media si sono limitate a cabine di regia e a meeting con le autorità locali non capendo che il virus si stava espandendo a macchia d’olio e a velocità folle. Il primo caso – che probabilmente non sarà l’ultimo – in Formula Unoera solo una formalità da ratificare. Con un po’ di buon senso si poteva rimodulare un calendario comunque molto intasato evitando lo spostamento di massa di merci e di uomini la cui salute non era verificabile. Come i fatti hanno dimostrato. 

Autore: Diego Catalano – @diegocat1977

Foto: Alessandro Arcari – @berrageizf1, Federico Basile 

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Diego Catalano