Formula 1

Helmut Marko e le sue idiozie

Helmut Marko e le sue idiozie


Non ha paura di niente e nessuno, ha sempre la verità in tasca e sputa sentenze a ripetizione. Da quando lavora per la Red Bull Racing ne abbiamo viste (e soprattutto ascoltate) di tutti i colori. L’abbiamo sentito “crivellare” a parole, senza alcun straccio di prove, molti avversari del team austriaco. Come se i bibitari fossero verginelle in un postribolo (gli altri)…

Lo abbiamo sentito puntare il dito e alzare la voce a suo piacimento, con uscite spesso fuori luogo e offensive. Ma sopratutto non lo abbiamo mai sentito chiedere scusa per le grandissime puttanate che è riuscito a dire negli anni, ledendo l’immagine di altre persone intente a realizzare il proprio lavoro, anche quando farlo era d’obbligo.

Credo di parlare a nome di molti sostenendo “l’insopportabilità morale” di un atteggiamento del genere. D’accordo… le sue sparate hanno spesso “divertito” per l’assurdità implicita. Cercando di dargli il giusto peso, prendendo le dichiarazioni non troppo sul serio, sono addirittura state capaci di strappare sorrisi in qualche occasione. Leggendo le sue recenti parole, però, non sembra affatto essere questo il caso. L’ultima uscita dell’arzillo vecchietto austriaco tocca una tematica che, quantomeno, meriterebbe il giusto rispettoSe non altro per le migliaia di persone che hanno perso la vita, insieme a tutte quelle che al giorno d’oggi ancora soffrono e purtroppo soffriranno.

Helmut Marko e Max Verstappen

Parlando di Max Verstappen ed esternando le parole dell’olandese, la battuta con la quale ha dato popolarità ancora una volta alla sua lingua tagliente, si trova nelle dichiarazioni rilasciate allo storico quotidiano austriaco Kronen Zeitung.

“Chiacchierando con Max a telefono, mi ha confessato di essere terrorizzato dal Coronavirus. Indubbiamente, sarebbe meglio se lo prendesse ora, visto che all’età di ventidue anni non rientra in nessun gruppo a rischio. D’altronde, dopo aver debellato il virus sarebbe immune, potendo gareggiare tranquillamente per il titolo”.

Insensibilità a parte, caratteristica che evidentemente fa parte del bagaglio tecnico del consigliere del team di Milton Keynes, “augurare” ad un ragazzo la contrazione di un virusche ha messo in ginocchio il mondo condannandolo ad una Pandemia Mondialerisulta alquanto stupido. Per non dire di peggio…

Dietrich Mateschitz, boss Red Bull Racing

La cosa curiosa della faccenda però, almeno per quanto mi riguarda, è la totale assenza (come sempre in questi casi) della scuderia Red Bull. Incapace di mettere a freno la lingua di Marko, magari censurando una “battutaccia” di pessimo gusto in un momento tragico per il mondo intero, dove purtroppo i decessi causati dal Covid-19 aumentano in modo vertiginoso di giorno in giorno…

Autore: Alessandro Arcari – @BerrageizF1

Foto: Red Bull Racing

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Pubblicato da
Zander Arcari