Dichiarazioni

La rivoluzione di Binotto: week end di gara da due giorni e GP a gennaio

La rivoluzione di Binotto: week end di gara da due giorni e GP a gennaio



Mattia Binotto
rompe il silenzio con una lunga intervista rilasciata a Sky in collegamento video. Il team principal della Ferrari racconta il delicato momento che sta attraversando la scuderia di Maranello la cui fabbrica rimarrà serrata ancora qualche giorno prima di poter riaprire i battenti consentendo ai tecnici di lavorare allo sviluppo della SF1000 che qualche grattacapo aveva dato durante i test invernali di Barcellona. Tanti gli argomenti toccati dall’ingegnere di Losanna che ha fornito interessanti indiscrezioni sulla possibile composizione del calendario 2020.

La chiacchierata non poteva non iniziare dalla drammatica situazione che attanaglia l’Italia e il mondo intero a causa della pandemia di Covid-19: “Come tutti gli italiani sono in casa con moglie e figli. Dobbiamo ottemperare alle disposizioni e mostrare senso di responsabilità. Da quando siamo rientrati da Melbourne il contesto è cambiato. Ora lavoriamo da casa, la mia giornata inizia alle otto del mattino. Grazie al telefono e al computer riesco ad interagire con i miei collaboratori. La differenza rispetto al lavoro normale è che ora, nella pausa pranzo, posso stare con la mia famiglia. E’ una cosa piacevole”.

Lo smartworking, dunque, come risorsa da sfruttare per non perdere contatto con la quotidianità lavorativa: “Abbiamo iniziato col telelavoro appena rientrati dall’Australia. All’inizio solo con alcuni uomini del team, poi via via con gli altri. Ora siamo in shutdown imposto dalle regole FIA. Con Seb e Charles mi sento quasi quotidianamente. Loro sono a casa e si allenano come sempre. Li vedo molto carichi e mi sembrano in buona forma”.

La chiacchierata si sposta sulle ore che hanno preceduto l’annullamento del Gp d’Australia. Fatto ricostruito puntualmente in un articolo pubblicato ieri sul nostro portale (leggi qui). “Abbiamo discusso tutta la notte a seguito della positività al Covid-19 di un membro della McLaren. Noi, come Ferrari, siamo stati chiari sin dal primo momento: non avremmo disputato il Gran Premio anche se il week end si fosse regolarmente tenuto. Nel corso della notte abbiamo lasciato liberi di partire sia Sebastian che Charles”. Questa versione conferma quanto scritto ieri nel pezzo a cui si faceva riferimento: la Ferrari ha esercitato una fortissima pressione su Liberty Media affinché sospendesse le attività.

Chase Carey, ceo Liberty Media

Uno dei temi scottanti di questo “Mondiale fantasma” è lo slittamento al 2022 dell’introduzione delle nuove norme tecniche. Anche di questo il team principal ferrarista ha disquisito: “Far slittare le nuove norme all’anno successivo è un atto di responsabilità soprattutto verso i team meno ricchi perché ora ci sono spese ingenti e zero introiti. Usare nel 2021 le stesse regole di quest’anno è stata un scelta saggia. Non è stata una decisione semplice e non pensiamo che possa favorirci visto ciò che è emerso dai test invernali. Il regolamento sarà sostanzialmente il medesimo, avremo spazio solo sul versante aerodinamico. Molti dettagli restano da definire, ne stiamo parlando con i responsabili delle altre squadre e con la FIA. L’obiettivo di tutti è quello di mantenere intatto il DNA della Formula Uno che è fatto sostanzialmente di competizione e confronto”.

Quali saranno gli effetti della sosta sull’evoluzione della SF1000? Binotto è criptico a riguardo: “E’ difficile dirlo, ancora non sappiamo di preciso quando rientreremo in ufficio. Dopo Melbourne tutti gli impianti sono stati fermati per tutelare la salute dei dipendenti. Questo prima che la FIA diramasse lo stop. Altre squadre, invece, hanno potuto lavorare perché le loro sedi sono rimaste operative più a lungo (parliamo di pochi giorni, nda). Non appena rientreremo in fabbrica capiremo quali sviluppi potremo fare in ottica del primo Gran Premio stagionale. Sappiamo che c’è del lavoro da fare”.

E’ fatto noto che siano per ora “saltati” i primi sette GP. Alcuni definitivamente, altri potrebbero essere riallocati in un calendario stravolto e allungato nel finale. Anche su questo siamo in pieno work in progress e Binotto ha spiegato lo stato dell’arte: “Non sappiamo ancora quando ci sarà la ripresa. Ci sono dialoghi fitti e costanti in corso con Chase Carey e la FIA. Ci sono diverse opzioni in ballo, a partire dall’ipotesi di avere week end di gara da due giorni con le libere spostate al sabato mattina. Così facendo potremmo avere GP più ravvicinati e soddisfare le esigenze logistiche che in F1 non possono essere trascurate. La chiusura forzata di marzo e aprile aprirà spazi importanti ad agosto per poter piazzare qualche gara. Stiamo addirittura pensandoha spiegato l’ingegnere di origini svizzeredi disputare qualche gara a gennaio per poter completare il Mondiale 2020 col maggior numero possibile di appuntamenti”.

Felipe Massa e Charles Leclerc

Binotto si è anche concesso un momento amarcord: “Ho diversi ricordi legati alla Ferrari: il mio primo giorno a Maranello, la prima vittoria vissuta in pista nel Gp del Belgio del 1996, i trionfi di Michael (Schumacher, nda). Ma anche le vittorie dell’anno scorso con quella di Monza su tutte visto che eravamo davanti al pubblico amico. Il periodo attuale mi ricorda molto quello della metà degli anni Novanta quando in Ferrari entrarono moti giovani che furono la base per una struttura che sarebbe diventata vincente. Anche la nostra è una squadra giovane che sta apprendendo dai propri errori e sono certo che questo approccio ci renderà un gruppo solido.” A proposito di nostalgia, a fine intervista è entrato in collegamento Felipe Massa che Binotto ha voluto così salutare: “Felipe è un grande amico e tifoso. Ho condiviso bellissimi momenti con lui sin da quando era il nostro test driver. Gli devo delle scuse per quella biella che si ruppe durante il Gran Premio d’Ungheria 2008 che, di fatto, gli costò quel campionato”.

In chiusura d’intervista Binotto spiega quelle che sono le differenze tra Charles Leclerc e Sebastian Vettel in termini di gestione gara: “Seb ha maggiore esperienza in F1 rispetto a Charles. Da ciò deriva la sua maggior capacità di saper gestire le gomme. Ma Leclerc cresce rapidamente. Già nel 2019, ad esempio in Bahrein, ha mostrato grandi doti di gestione. Ed era solo la seconda gara con noi (il monegasco perse la vittoria per un problema alla power unit, nda). Come team dobbiamo aiutare Charles ad imparare ancor più velocemente completando il suo percorso di crescita”. Un passaggio importante quest’ultimo che di fatto evidenzia come l’ex Sauber sia il driver sul quale Maranello punti tutto per il futuro. Nelle ultime ore pare che la Ferrari abbia formulato un’offerta di rinnovo a Vettel a cifre molto più basse. Altro elemento che indica con chiarezza quale sia la strada intrapresa dal team italiano sulla line-up piloti.

Autore: Diego Catalano@diegocat1977

Foto: F1, Ferrari

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Diego Catalano