Bozza calendario 2020: 5 Gp europei a porte chiuse
Andiamo a conoscere quali sono gli ultimi sviluppi in merito ad un possibile calendario per la stagione 2020. Per prima cosa va ricordato che si tratta puramente di ipotesi. La situazione non può essere più incerta di così. Al contempo cerchiamo però di mantenere un filo logico e fare chiarezza. Ad oggi, il primo evento disponibile, se guardiamo la vecchia lista degli appuntamenti, è il Gp di Francia previsto per il 28 giugno.
Tuttavia, anche se non c’è stato nessun comunicato ufficiale, le parole di Emmanuel Macron (presidente della repubblica francese) riferite alla nazione la sera del 13 aprile, non lasciano molto spazio all’interpretazione: “Luoghi pubblici, ristoranti, bar, hotel, i cinema, sale da concerto e musei rimarranno chiusi in questa fase. I principali festival ed eventi con vasto pubblico non possono essere tenuti almeno fino a metà luglio prossimo.”
La domanda che ci si fa è: perché la Formula1 non ha deciso di posticipare ufficialmente l’evento? Le ipotesi possono essere due: la prima è che se si decidesse di andare verso una prima parte di campionato da disputare a porte chiuse, il Gp di Francia non rientrerebbe nella categoria ‘eventi con vasto pubblico’. La seconda invece (molto più plausibile e sostenuta da ‘Auto Motor und Sport’) è che i vertici della categoria avrebbero chiesto agli organizzatori di ripartire da zero e di proporre, consci della situazione, un’altra data/periodo in cui sarebbe possibile per loro ricollocare il proprio appuntamento.
Il prossimo passo di FIA e Liberty potrebbe essere dunque quello di annullare tutto il precedente calendario seguito da l’ufficializzazione o meno di uno nuovo. L’intenzione, si sa, è quella di tornare in pista, ma non si può escludere nemmeno che il tutto venga rimandato al 2021… Tralasciando queste considerazioni, andiamo a vedere la bozza (divulgata da ‘Auto Motor und Sport’) sulla quale i vertici della F1 starebbero lavorando.
Qui si chiuderebbe la stagione Europea che sarebbe comunque svolta rigorosamente a porte chiuse per evitare qualsiasi tipo di complicazione.
Si andrebbe così a proseguire con gli appuntamenti pre-asiatici, asiatici e americani.
La bozza, almeno per ora, rispecchia tutti i canoni richiesti: si avrebbe un calendario composto da 15 appuntamenti, limite strettamente necessario affinché non si debbano rinegoziare i diritti televisivi, il cui numero è ampiamente superiore agli 8 essenziali per l’assegnazione dell’iride. Non solo. Non va nemmeno in contrapposizione con le richieste del presidente della FIA, Jean Todt, il quale vorrebbe vedere i titoli consegnati entro Natale.
Neppure con la linea espressa da Ross Brawn (direttore generale sportivo della categoria) nel corso di un’intervista rilasciata la scorsa settimana a ‘Sky Sports Uk’: “Speriamo di poter iniziare la stagione in Europa. Parliamo comunque di eventi senza spettatori. Il Gran Premio si terrebbe in un ambiente chiuso. I team sarebbero sottoposti ad isolamento e giungerebbero in pista dopo essere stati controllati.”
La cosa che preoccupa di più, è quella di ritrovarsi in un’Australia 2.0… “Dovremmo però essere sicuri che la prima gara sia effettivamente l’inizio della stagione. Non ha senso iniziare e ritrovarsi nuovamente fermi subito dopo. Iniziare a luglio, ci metterebbe potenzialmente di fronte ad una stagione con 19 gare (Se presta più attenzione alla bozza, si nota che le nazioni sulle quali si sta lavorando sono proprio 19, ndr). Non sarebbe facile. Si potrebbe procedere alternando tre eventi consecutivi (doppio back-to-back per intenderci, ndr) con un weekend di stop“.
Dando uno sguardo al nostro calendario quotidiano e procedendo seguendo le direttive date da Brawn, si nota subito quanto sia veramente utopistico pensare ad una stagione con 19 gare così composta: le squadre dovrebbero sostenere un ritmo forsennato per concludere il tutto il 20 dicembre. L’ipotesi di vedere un numero così elevato di appuntamenti dovrà per forza di cose essere supportata dalla decisione di andare a concludere la stagione nel 2021.
Discorso differente invece per la bozza di cui abbiamo parlato in precedenza. 15 eventi potrebbe essere il giusto compromesso in grado di accontentare un po’ tutti.
Autore: Marco Sassara – @marcofunoat
Foto: Formula Uno