Hamilton: “Sto entrando nell’ultimo periodo della mia carriera in F1”
Hamilton e Mercedes. Un legame che negli ultimi anni è stato intenso, produttivo ed economicamente conveniente per entrambe le parti. Lewis è pronto ad entrare nella storia: conquistare un altro titolo mondiale significherebbe portare a sette il numero delle coppe totali. Tante quante quelle conquistate dall’unico e solo Michael Schumacher. La Mercedes, invece, nella storia c’è già. Lo scorso anno ha conquistato il suo sesto titolo consecutivo eguagliando così la serie messa a segno dalla Ferrari dal 1999 al 2004 e ora non le resta che provare a scrivere una pagina tutta sua andando a porre l’asticella ad un livello che mai nessuno ha raggiunto prima.
Il britannico e la casa di Stoccarda possono solo che trarre vantaggio da un ulteriore prolungamento contrattuale. I piani dell’uno coincidono con quelli dell’altro. Separarsi vorrebbe dire per entrambi avere un nuovo difficile nemico da battere. Un nuovo ostocolo da superare sul proprio cammino. Ma anche se vincere a quel punto avrebbe un significato diverso, un sapore migliore, perché andare a complicarsi la vita? In ballo c’è tanto e se se ne facesse puramente una questione di soldi si andrebbe a sminuire tutto ciò per cui si è lottato, quello che si è costruito.
In un’intervista raccolta da ‘Sky’ ad inizio anno, ma resa nota soltanto nella giornata di ieri, Lewis Hamilton ha ribadito come i soldi non siano mai stati un problema durante le discussioni per stipulare un nuovo accordo. Sarebbero “la fase più semplice“ dice il britannico, che intanto però non può essere proprio definito come il San Francesco della Formula Uno, anzi (leggi leggi)… Infatti, tra il dire e il fare c’è sempre di mezzo il mare e Lewis contrariamente a quanto affermato in precedenza è pronto a mettere tutti i puntini sulle i: “Quando sono entrato nel team, ho aperto le porte per allargare la mia personale collaborazione con Tommy Hilfiger alla squadra.”
“Se io non avessi avviato precedentemente queste trattative, ora Tommy non farebbe parte del nostro team e io non sarei stato in grado di fare ciò che sto facendo attualmente”. Oltre ad auto-elogiarsi, il pilota lancia una bella frecciata alla Mercedes della serie: ‘attenta cara mia, perché se io vado via, non perdi soltanto le mie prestazioni, ma anche alcune importanti sponsorizzazioni’. Ma comunque, a parte questi piccoli cavilli economici, che alla fine possono incuriosirci fino ad un certo punto. Ciò che conta di più alla fine della fiera è sapere se rinnoverà o meno. Del fatto che Lewis guadagni tanti soldi, lo si sa, però è anche vero che li merita fino all’ultimo centesimo.
In fin dei conti i problemi economici sono la ‘fase più semplice’ non perché Hamilton si accontenti di poco, ma perché una volta che in entrambi vi è interesse a firmare ci si accorda facilmente. Tuttavia questo potrebbe essere uno dei contratti più difficili che il britannico è chiamato a stipulare. Anche se la Formula 1 ha rivelato ieri l’intenzione di ripartire a luglio (trovi qui maggiori info), il coronavirus ha gettato il mondo in un clima di incertezza, senza tralasciare il fatto che il sei volte campione del mondo inizia ad avere anche una certa età (il 7 gennaio ha compiuto 35 anni).
E va a finire che anche una semplice firma comporti profonde riflessioni nel pilota, sempre più conscio che si stia dirigendo verso il suo ultimo periodo ad alti livelli all’interno della categoria: “L’obiettivo primario resta quello di vincere titoli mondiali. Ogni anno però la vita si muove, cambia e il piano per i prossimi cinque anni è sempre diverso… Sto entrando potenzialmente nell’ultimo periodo della mia carriera in Formula Uno e ovviamente il desiderio è quello di massimizzare tutto il più possibile. Sia finanziariamente che soprattutto in termini di risultati in pista.”
La decisione finale farà parte di un disegno ben preciso “Riguarda il viaggio, la destinazione… Tutto quello che sto facendo dovrà essere complementare a questo”. I presupposti perché l’unione continui ci sono tutti, anche e soprattutto dopo la smentita di Toto su un possibile passaggio del britannico in Aston Martin (leggi qui). Inevitabilmente, data la portata del rinnovo, vengono create storie, alimentate indiscrezioni, forse anche dagli stessi protagonisti, così da riuscire a strappare un accordo migliore…
Allacciandoci al discorso iniziale, e concludendo, il contratto in essere è valido fino al termine del 2020 e confermarsi vincenti potrebbe portare una delle due parti a cercare nuovi stimoli dato che il percorso potrebbe definirsi completato per entrambi a quel punto (per il rinnovo non si può attendere la fine dell’anno, però è un qualcosa di cui si terrà conto). Ma se si continua a vincere perché cambiare? Inoltre nel 2021 si avranno ancora questi regolamenti! Mercedes e Hamilton non sembrano i tipi che hanno voglia di fare regali gratuiti ai loro concorrenti… Non trovate?
Autore: Marco Sassara – @marcofunoat
Foto: Lewis Hamilton
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Diviene campione della F3 Euro Series due anni piu tardi, nel 2005, anche in questo caso dominando la stagione con 15 primi posti in 20 corse. Nella stagione 2006 esordisce nella serie GP2 con la ART Grand Prix sostituendo il campione uscente Nico Rosberg e ponendosi subito in testa al campionato. Vince entrambe le gare del weekend di Montecarlo, per poi conquistare il titolo nell'ultimo appuntamento di Monza. Grazie alla vittoria nel campionato GP2 il patron della McLaren Ron Dennis annuncia la notizia del suo ingaggio il 24 novembre 2006. Hamilton ha esordito con la McLaren in Formula 1 gia nella stagione 2007 ottenendo ottimi risultati, ponendosi in testa alla classifica piloti per gran parte del campionato e fino all'ultima gara. Durante la prima parte della stagione ha concluso per nove volte consecutive a podio, contando due vittorie e andando a controllare la classifica a partire dal Gran Premio di Spagna .