Formula 1

Ricciardo pungola Verstappen

Ricciardo pungola Verstappen


In Formula Uno il primo nemico è il compagno di squadra. Lo dice la storia, costellata da decine di duelli all’interno delle scuderie. Se la stagione non è un granché, ma riesci a battere il pilota dall’altra parte del box beh… hai comunque fatto il tuo dovere. Statistica alla mano, e proprio quello che Ricciardo è riuscito a fare per un paio di stagioni durante la “convivenza forzata” con Verstappen, prima che il talento dell’olandese diventasse troppo ingombrante anche per l’australiano.

Facendo memoria del passato, Daniel racconta l’approccio di Verstappen promosso alla Red Bull dal Gran Premio di Spagna 2016. Secondo “Honey Badger”, tanta aggressività giustificata dall’impeto che la giovane eta forniva, non sempre ha funzionato. 

Credo che tra i lati negativi di Max c’era sicuramente un pò di immaturità. Pensando ai pro invece, devo dire che non aveva paura di niente… non era mai preoccupato dagli altri. Scendeva in pista e guidava più forte che poteva. Probabilmente non ha capito la responsabilità, quindi ha gareggiato con un sacco di libero arbitrio in saccoccia. Purtroppo però, questa tattica ha funzionato abbastanza bene solo poche di volte.

Max Verstappen si schianta contro le barriere durante la Q1 del Gramo Premio di Monaco 2016

Parlando del rispetto per la squadra, la frecciatina arriva…

“Quando è entrato a far parte del team, fin dal primo giorno quando è uscito dai box non si è preoccupato di proteggere l’equipaggiamento o altro. Era tutto o niente. Parlando del nostro rapporto, probabilmente in molte occasioni sono stato fin troppo gentile in macchina. Comunque sia credo che in quelle stagioni ci siamo spinti a vicenda. Quindi tutto sommato è stata una cosa buona…”

Autore: Alessandro Arcari – @BerrageizF1 

foto: Red Bull Racing

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Pubblicato da
Zander Arcari