Dichiarazioni

Vasseur sta con la FIA: “Giusto spostare l’introduzione delle nuove regole”

Vasseur sta con la FIA: “Giusto spostare l’introduzione delle nuove regole”


La crisi globale derivante dalla pandemia di Coronavirus ha avuto effetti evidenti sul mondo della Formula Uno. Il più scontato è quello che determina un campionato ancora fermo al palo con un calendario che sarà riplasmato nei prossimi mesi in base agli sviluppi sanitari e alle regole politiche che ne scaturiranno. Le piste deserte stanno causando serie problematiche finanziarie per i team che, in queste ore, iniziano ad adeguarsi al mutato scenario operando tagli ai salari dei dipendenti. La McLaren è la prima scuderia ad aver attuato provvedimenti contenitivi ai quali si sono adeguati i piloti che sono andati a decurtarsi gli emolumenti. Altrettanto faranno esponenti di spicco della massima formula, da Lewis Hamilton a Sebastian Vettel passando per Valtteri Bottas e Charles Leclerc (per approfondire leggi qua).

Naturalmente la sosta forzata ha avuto riflessi anche su altre fattispecie. A partire da quella normativa. Le rivoluzionarie regole tecniche che dovevano debuttare nel 2021 sono slittate all’anno successivoIn una inusitata consonanza di vendute da parte della FIA, di Liberty Media e dei team principal. Una condizione alla quale eravamo disabituati dato che proprio il processo che ha portato alla definizione del succitato corpo di regole tecniche è stato dilaniante, con diverse correnti tre esse contrastanti che sono state canalizzate nel giusto verso da un Ross Brawn in versione Winston Churchill.

Proprio dello spostamento di un anno dell’introduzione delle vetture di nuova generazione ha parlato Frederic Vassesur, esplosivo numero uno delle attività sportive dell’Alfa Romeo, esprimendosi in favore della decisione: “La FIA ha dato un messaggio forte e ha perfettamente capito la portata della crisi economica che stiamo attraversando. Dovremmo adattare il nostro sport a come il mondo evolverà nei prossimi giorni, nelle prossime settimane e nei mesi successivi. Tagliare i costi congelando lo sviluppo di determinate aree della monoposto e far slittare di dodici mesi l’applicazione delle nuove regole – ha proseguito il cinquantunenne ingegnere francese ai taccuini del giornale L’Ouest France – sono provvedimenti che vanno nella giusta direzione. FIA e FOM hanno preso il toro per le corna e hanno fatto bene ad essere così risolute. Lanciare il messaggio così velocemente ci aiuterà ad adeguarci evitando di soffrire oltremodo”.

Parole eloquenti che mostrano come i decisori siano stati pronti – riscattandosi da quel fastidioso immobilismo che aveva caratterizzato i giorni e le ore che hanno preceduto il sacrosanto annullamento del Gp d’Australia – nel bloccare un processo che avrebbe determinato ingenti spese in un’annata il cui regolare svolgimento è ancora un nodo gordiano di difficilissima soluzione.

I sorridentissimi Christian Horner e Adrian Newey, Red Bull Racing

Fondamentale, in questa solerzia decisionale, l’aiuto delle squadre che, compatte, hanno remato nella stessa direzione. Ma attenzione: il blocco monolitico che si è formato in questi ultimi tempi inizia a mostrare qualche crepa. Red Bull si è messa a capo di una fronda che vorrebbe spostare al 2023 le regole previste inizialmente per l’anno venturo. Una visione probabilmente egoistica figlia della consapevolezza degli uomini di Milton Keynes di poter dire la propria in chiave campionato proprio grazie al quadro normativo 2020. In tempi cupi tutti gli attori protagonisti debbono dotarsi di buoni propositi che abbiano il fine supremo di anteporre il bene collettivo al vantaggio individuale.

La virtuosa dinamica che Vasseur ha spiegato ha contribuito a togliere le castagne dal fuoco alle scuderie che versavano in difficoltà finanziarie. Il punto di vista della Red Bull diventerà legittimo nel momento in cui verrà specificato il beneficio eventuale che un’ulteriore procrastinazione sortirà su tutto il movimento. Vantaggi che al momento non è possibile scorgere. Sarebbe necessario affrontare le problematiche di stringente attualità, a partire dalla riscrittura del calendario 2020, piuttosto che lanciarsi in iperboliche questioni regolamentari lontane nel tempo. Cosa di cui, onestamente, non si comprendono le ragioni.

Autore: Diego Catalano – @diegocat1977

Foto: Alessandro Arcari – @berrageizf1Red Bull

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Diego Catalano