Formula 1

Verstappen – Red Bull: il prolungamento del matrimonio non era scontato

Lo stop al campionato di Formula Uno ha apparentemente congelato il mercato piloti che, solitamente, in primavera inizia ad animarsi. In chiave 2021 sono tre le caselle che devono posizionarsi. Vettel, Bottas ed Hamilton sono i grandi protagonisti di uno scacchiere che deve necessariamente completarsi entro la fine dell’anno. Perchè? Semplice: i contratti dei tre succitati piloti scadono a dicembre. Il più prossimo al rinnovo, stando alle recenti dichiarazioni di Toto Wolff, è proprio quello del campione del mondo in carica che potrebbe addirittura legarsi a vita al team di Brackley con il quale ha raggiunto vette sportive altissime. Più complessa è la situazione di Sebastian Vettel a cui restano due possibilità: una nuova intesa con la Ferrari (che ha decisamente puntato su Charles Leclerc) a cifre molto più basse o un’esperienza da fare altrove, magari anche in un’altra categoria come egli stesso ha ammesso (leggi qui). Nel mezzo c’è Valtteri Bottas che ormai è abituato a vedere il proprio contratto prolungato di anno in anno in base alle prestazioni offerte in pista. Il “fantasma” di George Russell aleggia minaccioso sull’abitacolo della vettura numero 77. L’inglese è un pilota Mercedes e il suo destino, prima o poi, sarà quello di diventare alfiere della Stella a Tre Punte.

Chi, recentemente, ha sistemato la sua situazione contrattuale è Max Verstappen che si è legato alla Red Bull fino al 2023 ottenendo, tra le altre cose, uno stipendio faraonico. Da pluricampione del mondo in pectore. 36 milioni l’anno, infatti, sono la cifra da capogiro che il ventiduenne di Hasselt percepirà a partire da questo Mondiale ancora fermo al palo. Un ingaggio al quale Honda parteciperà direttamente con una cospicua percentuale, a confermare quanto tutto l’ambente austro-nipponico sia convinto che il talento olandese possa riportare a Milton Keynes un titolo che sfugge dal 2013. Ma l’epilogo che ha visto prolungare la liaison tra “Mad Max” e la Red Bull non era poi così scontato.

Max Verstappen al volante della RB16 durante il filming day di Silverstone.

Nella passata stagione, prima che si prendesse di prepotenza il GP d’Austria, Verstappen aveva manifestato malcontento. E una clausola del suo contratto gli consentiva di liberarsi se non avesse ottenuto un certo numero di vittorie poi raggiunto grazie ai successivi trionfi in un rocambolesco GP di Germania e in Brasile. Max si stava seriamente guardando intorno e l’opzione Mercedes, ad un certo punto, era sembrata percorribile. Soprattutto per la forte amicizia che lega suo padre Jos e Toto Wolff. Ma anche perché il team principal austriaco aveva la necessità di un piano B – e che piano! – nel caso in cui Hamilton avesse seguito le sirene ferrariste. Questa ipotesi pare essersi affievolita nei mesi e quindi l’olandese, convinto anche da un pacchetto auto-motore tornato su livelli di prim’ordine, ha scelto di continuare a guardare in casa propria per il futuro.

Ma ci sono state altre opzioni concrete per Verstappen oltre a Red Bull e Mercedes? La risposta è affermativa e lo spiega proprio papà Jos a GP Racing: “Durante l’anno scorso io e Max abbiano discusso delle varie opzioni che avevamo sul tavolo ed abbiamo convenuto che la nostra priorità era di stare in un top team, senza guadare ad altre situazioni”. Che, probabilmente, rispondevano al nome di McLaren e Renault che hanno la potenzialità di operare la scalata al vertice della classifica. Ma non di certo nell’immediato. Come conferma “Jos The Boss”: “Per ricreare altrove le potenzialità che attualmente ha la Red Bull ritengo servano almeno due anni. Max vuole dimostrare di poter diventare campione del mondo col suo team e con Honda. Forse c’erano opzioni in un’altra squadra – dice l’ex Benetton riferendosi con ogni probabilità alla Mercedesma credo che quel tempo non sia ancora arrivato. Non è detto che se vai in un altro team vinci in automatico. Magari la Red Bull sarà capace di creare qualcosa di molto speciale”.

Jos e Max e Verstappen

La sensazione è che Max abbia provato ad attendere le mosse di Wolff. Ma, una volta avvedutosi che Mercedes corteggiava ancora Hamilton, ha deciso di restare. Convinto anche dalla seconda parte del campionato che ha visto la RB15 crescere in maniera esponenziale dopo aver compreso al meglio l’utilizzo della gomme Pirelli contro cui Marko e Horner si erano scagliati proprio alla vigilia del Gran Premio di casa disputatosi sul circuito del Red Bull Ring. La pandemia di Coronavirus ci ha per il momento tolto la possibilità di capire a che punto si trova il team del magnate Dieter Mateschitz che, secondo qualcuno, è l’unica compagine in grado di poter togliere lo scettro alla W11 che nei test invernali era risultata la più veloce in entrambe le sessioni. Il tempo ci dirà se la scelta di Max di restare in Red Bull sarà stata vincete o meno.

Autore: Diego Catalano@diegocat1977

Foto: Red Bull

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Diego Catalano