Vettel snobba la battaglia con Leclerc: Ferrari più importante…
L’ultimo anno in Ferrari di Sebastian è visto da tanti come una specie di ritorno al passato. Per essere più precisi al 2014, quando si ritrovò a perdere il confronto contro Daniel Ricciardo alla sua prima stagione in Red Bull. Il 2019 è stato molto simile sotto questo punto di vista. La tifoseria Rossa ora è più che mai divisa. Fino a due anni fa, tutta la responsabilità di riportare la Scuderia al trionfo gravava su Vettel. In pochi vedevano in Kimi un futuro campione del mondo, anche se il finnico è stato sempre molto apprezzato sopratutto per la sua schiettezza e la sua proprietà di sintesi.
Ora la tifoseria discute e quasi spera, contro il bene della squadra, in una lotta interna che faccia emergere il driver migliore tra i due. Al pubblico non basta che Leclerc abbia battuto Vettel al suo secondo anno in Formula Uno. Una rondine non fa primavera. Anche perché lo scorso anno ci sono state diverse situazioni, diversi episodi (Binotto qui ha ricordato quanto avvenuto a Monza per esempio) che se fossero andati in modo differente, probabilmente ci avrebbero consegnato un’altra classifica lo scorso dicembre. Certamente nelle posizioni che contano sarebbe rimasta invariata, forse però qualche gerarchia… chissà… sarebbe cambiata?
Tuttavia la storia non si fa né con i sé e né con i ma. Quindi non può che crescere l’attesa di veder correre nuovamente i nostri beniamini per cercare di capire una volta di più chi tra i due fuoriclasse sia il migliore. Purtroppo però, è proprio Vettel a smorzare tutto questo clima di attesa. Intervistato da ‘Autosport’ infatti, il quattro volte campione del mondo tedesco ha spiegato di non essere interessato ad imbastire una battaglia con il compagno di squadra.
L’unico focus per Sebastian resta quello di portare al vertice la Rossa il prima possibile: “Non è così importante avere cinque punti in più o in meno (rispetto a Charles, ndr). L’importante è andare nella giusta direzione come squadra. L’anno scorso abbiamo fatto un passo indietro, è ovvio. Non siamo stati forti come gli anni precedenti. Ci sono state delle ragioni. Quello che dobbiamo fare è assicurarci di eliminare i problemi e di fare di nuovo progressi. Quindi cinque punti sopra o sotto non è importante al momento. Ora bisogna assicurarsi che la Ferrari torni davanti.“
Nel 2019 siamo stati abituati per tutto l’anno a sentire dichiarazioni di questo tipo, e da ambo le parti. Parole che spesso sono andate in disaccordo con quanto avveniva poi la domenica in pista… Vettel inevitabilmente vuole prender le distanze da questa diatriba interna. Tra i due è quello che più ha da perdere essendo un quattro volte campione del mondo. Un campione che negli ultimi anni, non solo nel corso della passata stagione, si è ritrovato sommerso in un’altalena di emozioni: osannato dopo le vittorie e paragonato ad un pilota di bassa classifica qualunque ogni volta che commetteva il minimo errore…
Fortunatamente, Sebastian sembra aver maturato una nuova consapevolezza e commenta così il comportamento ‘moderno’ dei media: “Il modo in cui vieni visto cambia ogni giorno, dopo ogni risultato. Se hai una brutta giornata, le cose saranno un disastro nelle prossime settimane. Invece, se hai avuto una buona giornata, sarai considerato il migliore. In un certo senso è sempre stato così. Di diverso c’è solo la velocità con cui avviene questo cambiamento. Probabilmente si tratta di un qualcosa che non riguarda solo la F1, ma che sperimenta tutto il mondo intero”.
Il fatto è che al mondo d’oggi con internet, i social, i giornali on-line… la velocità con cui circolano i pensieri è rapidissima. Possiamo venire a conoscenza di molte opinioni in brevissimo tempo…. Fondamentale per i piloti riuscire a costruirsi una protezione da tutto ciò mantenendo la mente lucida e focalizzata sui propri obiettivi.
D’altronde, di questi tempi, la forza di un campione viene misurata anche così…
Autore: Marco Sassara – @marcofunoat
Foto: Alessandro Arcari – @BerrageizF1