Formula 1

Daimler vorrebbe Vettel, Toto per ora frena

Daimler vorrebbe Vettel, Toto per ora frena


Ferrari la scorsa settimana è stata al centro dei riflettori con gli annunci dell’addio di Sebastian Vettel e il matrimonio (biennale + 1) con Carlos Sainz Jr. Da qui in avanti i riflettori saranno puntati sul team Mercedes. Quello che in primo momento pareva del tutto impossibile, ha cominciato ad aleggiare soprattutto nelle stanze del consiglio direttivo Daimler. La casa tedesca ha vinto tutto attraverso l’attuale asset, perché dovrebbe cambiare filosofia? Perché forzare la mano rischiando di ricreare attriti nel team? Senza contare che non si può mettere uno come Toto Wolff di fronte al fatto compiuto. 

È una vicenda sulla carta molto complessa e complicata. Sappiamo di Russell in attesa, e di un Bottas voluto fermamente da Hamilton con cui i colloqui per il rinnovo sono in una fase decisamente avanzata (contratto pluriennale). Nomi su cui stava lavorando Wolff. Parlando con Renault e Racing Point per “sistemare” Bottas, portando Russell ufficialmente in Mercedes. Ma ora il tutto è divenuto un poco meno scontato. Non esistendo poi un mediatore tra lui, il team e il board come lo era Lauda (ricorre oggi la scomparsa dell’inarrivabile Niki). Ci sono molte ragioni che vanno pesantemente a supporto dell’affare Vettel che avrebbe già dato, in linea di massima, il suo benestare. Anche con Hamilton come compagno di squadra. Aprendo a condizioni economiche “vantaggiose” per Mercedes

Sebastian Vettel e Lewis Hamilton

Prenderlo potrebbe essere l’affare degli ultimi 10 anni. È risaputo che Daimler da tempo muoia dalla voglia di riavere un (vero) tedesco nel team e le basti un pretesto. Tanto che Vettel e Mercedes si erano già avvicinati qualche mese fa. Una operazione molto appoggiata, soprattutto in questo duro periodo, anche da Liberty Media che, a quanto capito, metterebbe sul tavolo ogni argomento possibile per mantenere nel mondiale un quattro volte campione del mondo tedesco.

Senza il ritorno di Hulkenberg in Renault, non così scontato, e il ritiro di Vettel, la Germania rimarrebbe senza piloti nel mondiale con ricadute economiche non da poco. Servono certamente molti incastri e l’operazione è da considerarsi, ad oggi, molto complicata. Ma in questo periodo critico, anche per una categoria dorata come la F1, o si esce dal gioco o si rilancia. È il mercato. Quando vincere è la normalità, può non bastare più, allora si devono regalare sogni per vincere la normalità. 


Autori: Giuliano Duchessa@giulyfunoatPG Tech@smilextech

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Pubblicato da
Giuliano Duchessa