Formula 1

La FIA avvisa: no alle guerre territoriali…

La FIA avvisa: no alle guerre territoriali…



Chi vorrebbe essere nei panni della governance della Formula Uno? Probabilmente in pochi risponderebbero affermativo in questo storico momento di crisi causato dall’emergenza Covid-19. Mettere in piedi un calendario nel 2020, rispettando tutte le norme sanitarie accontentando al contempo gli organizzatori dei Gran Premi, dev’essere tutt’altro che semplice. Al contrario, considerando le problematiche legate alla questione, potrebbe quasi definirsi un chimera.

In tal senso, la federazione internazionale fa sapere che le differenti categorie del motore stringeranno un patto, lavorando a stretto contatto di gomito per evitare problematiche con i calendari. Red Bull Ring e Silverstone rappresentano gli scenari ideali per la Formula Uno, vogliosa di ripartire al più presto, disputando manifestazioni che prevedono il doppio appuntamento. Tuttavia, la diffidenza del vice presidente FIA Graham Stoker emerge nelle ultime dichiarazioni, illustrando un possibile panorama conflittuale.

“Quello del motorsport sarà un contesto estremamente competitivo e potenzialmente molto affollato. E in un certo senso è quello che dobbiamo sperare. Vogliamo ritornare nell’ambiente vibrante e diversificato degli sport motoristici a cui siamo abituati. Tutto questo richiederà una gestione molto attenta. Tenendo presente il codice sportivo internazionale ed il calendario sportivo internazionale, l’approccio dev’essere molto flessibile” si legge nelle dichiarazioni rilasciate dal britannico alla rivista ufficiale della FIA AUTO.

Secondo Stoker, raggiungere l’unione di intenti con le differenti categorie, magari condividendo un tracciato durante lo stesso fine settimana, è la strada giusta da perseguire.

La priorità principale è far ripartire il motorsport, e se ciò significa alcuni creare alcuni “super weekend” con eventi multipli in corso, con flessibilità e collaborazione beh… perché no? Si tratta di metter in piedi eventi semplici o nazionali di medio livello, in modo che torni la fiducia. Il motorsport deve raccogliersi e dimostrare una certa flessibilità in termini di manifestazioni e luoghi, cercando di pensare fuori dagli schemi. Solo così potrà ripartire tutto in maniera spettacolare, attirando l’interesse del pubblico. Inoltre, dovremo essere capaci di dimostrare attraverso parole e fatti, che lo sport automobilistico è un’influenza positiva e rilevante…”

Autore: Alessandro Arcari – @BerrageizF1 

Foto: Formula Uno

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Pubblicato da
Zander Arcari