Formula 1

Limitazioni al fondo piatto nel 2021 per salvaguardare le gomme

Mario Isola ne aveva parlato la settima scorsa: nel 2021 sarà necessario abbassare la downforce delle monoposto perché Pirelli, in un’ottica di contenimento dei costi accettata da tutte le parti in causa, seguiterà a fornire gomme nelle specifiche 2019. Un prodotto che è stato progettato tenendo conto di determinati valori di carico che cresceranno a dismisura se la FIA non porrà un freno. Per la stagione che sta per iniziare il costruttore italo-sinico prevede di aumentare le pressioni su quasi tutte le piste per adattarsi al preventivato incremento di DWF (leggi qui). Cosa che potrebbe ingenerare fenomeni di blistering e di overheating che hanno un effetto immediato e non proprio positivo: l’accrescimento sensibile del degrado della copertura. Un presumibile incremento della spinta verticale per il campionato 2021 potrebbe quindi essere ingestibile. Ecco che i decisori hanno stabilito di operare sul fondo piatto per provare ad abbassare di un 10% la downforce totale delle monoposto.

Il numero uno di Pirelli Motorsport aveva spiegato con chiarezza quale fosse il processo che aveva portato i tecnici a focalizzarsi sulla parte finale del “pavimento” piuttosto che sull’ala (leggi qui per approfodire). Oggi AMUS spiega nel dettaglio come questo potrebbe avvenire. Tenendo costante la gomma (con i relativi parametri) bisogna agire su ciò che vi sta intorno. A tal proposito, grazie all’articolo 3.7 del regolamento tecnico, è stata presentata un’integrazione allo stesso che permetterà di apporre ulteriori restrizioni nella zona esterna del fondo piatto e in quella che sta davanti alle gomme posteriori. Gli pneumatici che, in effetti, destano più preoccupazioni nel caso in cui la spinta verticale aumentasse in maniera drastica.

Fondo della Ferrari SF90
Mercedes W10 – Fondo GP Germania

Siamo abituati a vedere un proliferare di profili sulla parte terminale del fondo. È proprio quella la zona sulla quale la FIA andrà ad agire normativamente. Sarà introdotta “un’area rossa” sulla parte perimetrale del pavimento che non potrà più mostrare quella serie di escrescenze aerodinamiche. Questa zona sarà individuata da una linea di 800 millimetri parallela al centro della monoposto. L’area interdetta non si limiterà al bordo del fondo piatto, ma pure allo spazio incluso nelle diagonali che partono dall’abitacolo e arrivano all’asse posteriore. Il riferimento dell’altezza dell’abitacolo sarà di 53,5 cm dal centro della macchina; l’altezza dell’asse posteriore disterà dal fulcro della vettura di 65,5 cm. In questa superficie, dunque, non si potrà provvedere ad aggiungere ulteriori elementi.

Questa è l’indicazione che sarà ratificata nelle prossime ore. Bisognerà capire, nei fatti, se gli ingegneri riusciranno ad ovviare con ulteriori espedienti alla perdita di carico stimata nel 10%. Se così fosse sarebbe un bel problema per Pirelli che dovrebbe a questo punto affrontare quell’aumento di peso aerodinamico che in ogni modo si sta cercando di scongiurare.

Autore: Diego Catalano – @diegocat1977
Foto: Alessandro Arcari – @berrageizf1

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Diego Catalano