Formula 1

Non è Mercedes

Non è Mercedes


È sempre successo, sin dalle prime stagioni di Formula Uno. Tutti i migliori copiano, visto che le idee brillanti vengono anche agli altri. Figuriamoci i team che popolano il “midfield”. Accusata di plagio, imitazione e imbroglio, la RP20 si aggirava per la pista catalana sotto mentite spoglie, secondo molti. “Se la grattugi un po’ esce il grigio” si ascoltava durante in test prestagionali a Montmelò. L’estrema somiglianza con la W10 è innegabile, ma non vuol dire niente. Tutti ingegneri insomma, trasportati dalle analogie tra le vetture. 

Occhio però. Tra il nugolo di “sospettosi” c’erano anche quelli della FIA. In tempi non sospetti gli uomini della federazione si misero in marcia direzione Silverstone, per verificare il lavoro svolto in fabbrica.

“Non sappiamo esattamente cosa gli altri possano pensare e su cosa vogliano protestare, ma quando la monoposto è stata presentata abbiamo parlato con la FIA. La federazione è venuta in fabbrica per controllare il nostro lavoro visionando i disegni della vettura. Hanno anche preso i dati di progettazione della Mercedes riguardo alla W10 e li hanno confrontati con i nostri”, spiega Andy Green, direttore tecnico della Racing Point.

Andy Green, direttore tecnico della Racing Point

Hanno fatto un controllo approfondito e sono stati contenti di scoprire che la RP20 è stata progettata da noi. Possono esserci delle somiglianze con la Mercedes, ma è semplicemente simile. Non è la stessa vettura… quindi non ci aspettiamo alcuna protesta. Possono urlare e strillare quanto gli pare. Credo che lo facciano semplicemente perché non è stato trovato nessun trucco. Ed è per questo che sono arrabbiati…

Rispetto alla stagione passata, il cambiamento della vettura rosa è avvenuto principalmente nell’impostazione, abbandonando la filosofia scuola Red Bull high-rake per abbracciare quella low-rake di Mercedes. Vale la pena ricordare che la RP20 è la prima monoposto interamente progettata e costruita della Racing Point, da quando il magnate canadese ha rilevato la proprietà della Force India nel 2018. Il compromesso progettuale ha ovviamente inficiato parecchio, considerando la necessità di integrare il cambio low-rake della scuderia di Stoccarda.

“Per la prima volta siamo partiti da un foglio in bianco, potendo ottimizzare al massimo le parti che abbiamo acquistato dalla Mercedes. Perché mai non avremmo dovuto approfittare di una chance del genere?”


Autore e foto: Alessandro Arcari – @BerrageizF1 

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Pubblicato da
Zander Arcari