Marko accusa Renault: “Nel test privato usata power unit 2020”
Ogni qual volta che Red Bull e Renault vengono accorpate in un’unica frase, non possono che essere ‘dolori’ per il costruttore francese. Come sapete la casa della losanga ha effettuato un test privato la scorsa settimana riscuotendo sin da subito i malumori del consulente del team avversario, Helmut Marko: “È stato un grande successo dell’organizzazione di Spielberg il fatto di aver affittato la pista ad una squadra rivale. È stato senz’altro un gesto generoso“ il commento dell’austriaco rilasciato a ‘SpeedWeek’.
Nella due giorni di prove, il team ha percorso una distanza complessiva di 258 giri (115 martedì 16 con Daniel Ricciardo e 143 il giorno seguente con Esteban Ocon). Nulla di anomalo all’apparenza. Trattandosi di un test privato la squadra ha macinato km utilizzando la RS18 (per l’appunto del 2018), vettura datata in modo da negare ai tecnici qualsivoglia forma di raccolta dati utilizzabile per la stagione 2020.
Il problema, se uno c’è, viene sollevato proprio dal portavoce Red Bull, che attraverso l’agenzia di stampa ‘GMM’ ha accusato i francesi di un’effrazione regolamentare: “Renault ha condotto il test con un’auto di due anni fa, ma con motori attuali.” Irregolarità presunta che se confermata dalla FIA porterebbe sicuramente ad alcune ripercussioni sul team della losanga. Tuttavia, per una migliore comprensione, riportiamo di seguito il testo del regolamento sportivo (qui trovate la trascrizione completa in italiano) di nostro interesse (articolo 10.2):
I test di auto precedenti (TPC) sono definiti come qualsiasi attività in pista, non attribuibile ad un evento, in cui un concorrente partecipante al campionato aderisce, utilizzando le auto progettate e costruite nel rispetto del regolamento tecnico di Formula Uno di uno qualsiasi dei tre anni precedenti al campionato appena concluso (nel nostro caso dunque sarebbero state valide le vetture 2016, 2017 e 2018, ovviamente hanno optato tutti per le vetture 2018 essendo le più attuali, ndr). Un TPC può essere effettuato solo con vetture appartenenti alle specifiche del periodo di riferimento e utilizzando esclusivamente pneumatici prodotti specificamente per questo scopo […] Affinché un osservatore FIA possa essere nominato, quando possibile, eventuali concorrenti devono informare la FIA di qualsiasi TPC almeno 72 ore prima dell’inizio e devono essere fornite le seguenti informazioni:
Dal momento che in pista vi sarà stato sicuramente un delegato della Federazione, opportunamente informato dalla Renault, pare difficile credere a simili accuse. Tuttavia, a questo punto, lecito attendersi una presa di posizione da parte del team o della FIA nelle prossime ore, quantomeno a smentire l’accaduto… Sempre se ritenuto necessario.
“Sono rimasto sorpreso dalla loro affidabilità” ha continuato il Dr Marko con tono sarcastico “ma sono più interessato a capire se la Renault avesse realmente bisogno di noleggiare il Red Bull Ring per i suoi test”. Non c’è nulla da fare, ad Helmut il fatto che Spielberg sia stato affittato ai rivali della Renault resta e resterà un bel rospo da ingoiare. Oltre ad essere il circuito di propria competenza, si tratta soprattutto del luogo che ospiterà i primi due eventi del mondiale 2020…
In più, se ci soffermiamo a pensare che il team austriaco non ha potuto condurre un test simile perché la monoposto 2018, all’epoca, era equipaggiata proprio dalla power unit francese, la reazione di Marko ‘appare del tutto comprensibile’… Semplicemente gli rode.
Autore: Marco Sassara – @marcofunoat
Foto: Red Bull Racing – Renault