McLaren in solida crescita: la papaya è maturata
Il primo weekend di gara austriaco ha espresso una sorpresa assoluta: la McLaren. Questo, a partire dal quarto posto di sabato in qualifica di Norris, domenica trasformato dal giovane inglese nel primo podio della sua carriera in F1 con una super gara, intrisa di tenacia. Un vero mastino che ha saputo soffrire, resistere al compagno di squadra e attaccare sino alla fine, superando Perez e facendo segnare il giro veloce all’ultima tornata. Il giro conclusivo, infatti, è stata percorso da Norris in 1:07.475, “mangiando” 8 decimi ad Hamilton, penalizzato di 5 secondi per il contatto con Albon. Una conquista della terza piazza davvero al cardiopalma.
La gioia di Lando è stata inarrestabile, espressa già dal team radio appena dopo aver tagliato il traguardo: un misto di urla e commozione davvero irresistibile per noi appassionati. Virale è diventato anche il video in cui si vede la squadra col fiato sospeso ai box, per poi esplodere in urla liberatorie d’incontenibile felicità. Anche le dichiarazioni a caldo del ventenne di Bristol ne rendono l’emozione: “Sono davvero senza parole! Ad un certo punto della gara, quando ero in quinta posizione, pensavo di aver perso le mie opportunità. Per poco, Carlos (Sainz, ndr), non mi superava! Invece poi ho passato Perez e sono finito sul podio.” Cattivissimo il sorpasso sul messicano, una mossa decisiva nell’economia del suo GP.
“E’ stata una gara lunga e ho dato il massimo”, continua Lando. E proprio questa resistenza sino all’ultimo, come detto, lo ha premiato: “Dopo la penalità data ad Hamilton, ho spinto di più con il motore” Uno vero sprint da portare via il fiato. Non è stata, però, una passeggiata: “Guidare dietro agli altri non era semplice: ad un certo punto abbiamo anche accusato problemi di bloccaggio, ma ci siamo ripresi.”
Norris dedica frasi colme di gratitudine e di orgoglio alla McLaren: “Nell’ultimo anno abbiamo fatto un balzo in avanti incredibile. Sono profondamente fiero di far parte di questo team in cui c’è grande qualità.”
Anche la gara di Carlos Sainz è stata degna di nota : il futuro ferrarista ha concluso in quinta piazza. Il suo GP è stato combattuto e, forse, con una sosta più rapida durante la safety car causata dal ritiro della Williams di Russell, avrebbe potuto dargli ancor più soddisfazione in classifica. Lo abbiamo visto lottare con Leclerc al trentesimo giro (nell’episodio in cui Vettel, che lo seguiva, ha provato ad infilarlo, girandosi) e con Norris intorno alla 65esima tornata.
Carlos: “E’ stata una corsa molto interessante, in cui già dall’inizio avevo un buon passo che mi ha permesso di rimontare (era partito ottavo, ndr) fino ad arrivare a lottare con Lando. E’stato divertente confrontarmi con lui, anche se non ho avuto la meglio: peccato.” Anche Sainz pensa alla squadra e si congratula con sincerità per il primo podio del compagno: “Sono contento per il team e per Lando, perché è stato molto forte in questo fine settimana. Ora dobbiamo continuare così, perchè le sensazioni sono buone.”
Sono quindi evidenti, e sottolineatissimi da entrambi i suoi alfieri, i segni di rinascita da parte del team di Woking che pare aver decisamente “svoltato” dopo la fallimentare unione con Honda (2015 – 2017) che non è riuscita a rinverdire gli antichi fasti del binomio, targati fine anni’80 e inizio ’90 (1988 – 1992). E un altro ritorno dal passato glorioso è alle porte: dal 2021, infatti, McLaren sarà motorizzata Mercedes.
Certo, l’impresa del podio dell’inglese (senza nulla togliere alla sua fantastica guida), domenica è stata favorita da un GP negativo di Force India (strategia sbagliata con Perez e ritiro di Stroll), che pare più veloce delle monoposto papaya. Il salto in avanti, però, è innegabile e, potenzialmente, potrebbe ancora stupire. Da quanto visto nel primo WE di gara a Spielberg, le basi sono solide.
La macchina c’è e, di certo, in questo ha molti meriti il direttore tecnico James Key che pare aver realizzato, con meno budget a disposizione, una vettura migliore di Renault (paragone di concorrenza diretta nel midfield). Un uomo dal grande curriculum in F1, Key: ha lavorato, infatti, in Jordan e nelle “derivate” Midland, Spiker F1, poi Force India e, ancora, in Sauber e Toro Rosso. Un’esperienza variegata e di peso che, in un solo anno di lavoro a Woking, sembra già aver lasciato un segno decisivo nel felice cambio di rotta del team.
Una curiosità che, però, tanto tale non è: al GP d’Austria ha debuttato il nuovo ingegnere di gara, proveniente da Haas, lo spagnolo Josè Manuel Lopez. Con lui, Lando ha parlato fittamente in radio negli ultimi giri, per riuscire ad approfittare della penalità comminata ad Hamilton.
Un team che pare coeso, compattato dalla dimostrazione della bontà del lavoro svolto, la cui consapevolezza è espressa anche dal TP Andreas Seidl: “Sono orgoglioso di lavorare in McLaren. Il terzo e quinto posto premiano il nostro duro lavoro: in fabbrica, qui, degli strateghi, dei piloti. Questo GP ci conferma che stiamo agendo nella giusta direzione, sia nel nostro modus operandi generale che nello sviluppo della macchina. Adesso, pensiamo a settimana prossima per essere ancora competitivi”.
E allora, appuntamento a partire da venerdì ancora in Stiria, augurandoci la conferma della competitività di una squadra che ogni vero amante di motorsport non può non amare.
Autore: Elisa Rubertelli – @Nerys__
Foto: McLaren