Un gigante che non vogliamo perdere
Un 2020 orribile. Cosa daremmo per mollarlo qui e andarcene via per un bel po’. La notizia dell’incidente di Alex Zanardi ieri sera ha scosso non solo noi italiani, ma l’intero mondo del motorsport, del giornalismo, degli appassionati e di chi in generale lo ha apprezzato. Insomma… chiunque avesse visto alcune delle sue imprese. Riconoscendo quella sua umanità e capacità di arrivare al cuore. Diretto. Da sempre, non certo dopo il maledetto incidente in Indy.
Lui è un gigante dei nostri tempi. Un gigante che non vogliamo perdere. Non possiamo perdere. Vorremmo averlo protetto di più. L’essenza della sua vita, o della sua seconda vita, è stata sempre la sfida con se stesso. E continua ad esserlo in queste tragiche ore di speranza. Alex è in terapia intensiva, reparto ospedaliero che abbiamo imparato a conoscere molto bene in questi ultimi mesi. È ancora aggrappato, sono certo ferocemente, alla sua vita. Quella vita che lo ha tradito già una volta dopo molti successi.
Magnifico nella sua costante, in un certo senso proibitiva, autoironia. Quella forza di un suo sorriso, non per questo meno potente, meno determinato, che gli ha permesso di ricostruirsi e raggiungere traguardi umani oltre che sportivi assolutamente fuori dal comune. Esempio. Simbolo e ispirazione per tutti. Persino per tanti campionissimi. Come 20 anni fa, dopo tanta riconquistata felicità, dopo tante vittorie straordinarie, il destino ha voluto tradirlo per la secondo volta. Sarebbe troppo per tutti noi e sfido chiunque a rialzarsi… si, rialzarsi. Forse si, forse no, ma se io fossi la vita non sfiderei mai Zanardi.
Forza Alex
Autore: Giuliano Duchessa – @GiulyDuchessa